Buone notizie per gli amanti dello skaterpunk: gli sloveni
Low Value hanno dato alle stampe (
quasi un anno fa, in realtà) il nuovo, secondo album, intitolato “
Recharge”. Buone notizie, si diceva: la band, infatti, riesce a veicolare in queste dieci tracce tutta l’attitudine punk, la bravura agli strumenti e la convinzione nei propri mezzi, riuscendo a produrre un dischetto per niente banale o scontato, ma invece molto interessante all’ascolto.
Punte di diamante di questo “Recharge” sono, a mio avviso, l’opener
“My Shame” e la lunga traccia n° 4, “
Call to Arms”; sentire una punk band su una traccia di sette minuti e passa non è cosa da ogni giorno, eppure i Low Value riescono a rendere il tutto molto, molto piacevole all’ascolto, con soluzioni melodiche tendenti all’incazzoso, ma sempre supportate da una voce potente e pulita. Non sono di certo le uniche tracks da tenere sott’occhio: tutto l’album scorre via che è un piacere, con alternanze di momenti più veloci e “free” e songs, invece, più riflessive, seppur intrise dell’attitudine punk’n’roll della band.
Non sono storicamente un estimatore del genere, ma quando un disco è fatto bene, c’è poco da fare, salta subito all’orecchio. Complimenti vivissimi, dunque, ai Low Value, a mio avviso una band dal futuro roseo.
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