I carri armati si sono rimessi in marcia, e sono pronti a sparare una manciata di colpi che faranno male, perchè usano una polvere da sparo altamente nociva, soprattutto per l'apparato auricolare, ossia un Death Metal crudo e ferale che non conosce pietà. Sono queste le sensazioni che si provano ascoltando il nuovo album dei
Panzerchrist, band di culto nel settore estremo. Questo nuovo
Regiment Ragnarok non deluderà le aspettative di chi è rimasto affascinato nel tempo dalla commistione di elementi tipicamente Death Metal e di riferimenti storici che flirtano spesso con tematiche belliche, e in effetti certi titoli tradiscono un'attitudine aggressiva e poco incline al compromesso: Impact, For The Iron Cross, Ode To A Cluster Bomb e tanto citarne un'altra, We March As One. Titoli che oltre ad avere un immaginario fatto di distruzione e volontà di potenza mettono in luce un Death Metal senza fronzoli e stilisticamente parlando decisamente attaccato alla tradizione europea, quella dei paesi bassi, di gruppi come God Dethroned e Sinister. Non aspettatevi nulla di particolarmente innovativo sotto questo punto di vista, i Panzerchrist non hanno la minima intenzione di portare il genere su chissà quale sentierio impervio, hanno soltanto voglia di coinvolgere gli amanti di queste sonorità in tre quarti d'ora di carneficina totale, riuscendo a centrare il bersaglio.
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