Reaper Subconscious Guide è un album strano, sicuramente originale e di conseguenza poco comprensibile, io stesso al primo ascolto sono rimasto inorridito.
Furze non è nuovo a queste soluzioni ma stavolta ha deciso di esagerare portando la sua concezione del Black Metal al limite, incastonandolo in una dimensione temporale che scava molto nel passato, talmente tanto da conferirgli un'aurea che profuma di anni 70, l'epoca in cui i Black Sabbath diventavano immortali. Questo nuovo disco della band norvegese è un perfetto mix tra malvagità nera e atmosfere anni 70, ovviamente dal timbro doomish e in alcuni momenti anche psichedelici. Cinque lunghi brani in cui i deliri mentali sono la costante con cui dovrete fare i conti, ma l'apice viene toccato nella conclusiva Essential Wait dove in dodici minuti confluiscono tutte quelle che sono le influenze artistiche di Furze: Black Metal, Doom Metal, Hard Rock anni 70 (quello più oscuro) e pure un certo tocco Dark/Progressive Rock, anche questo proveniente direttamente dai seventies. Molte scelte potevano essere calibrate in maniera megliore, non è sempre facile mantenere la concentrazione, c'è il rischio di distrarsi a causa di una certa propensione a rendere il tutto poco fluido. Ciò non toglie che i Furze hanno deciso di dare uno scossone alla loro concezione di musica rendendola più originale e criptica, speriamo si sappia evolvere nel tempo.
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