Il Messico non è certo una terra rinomata per le proposte musicali in campo metallico, o meglio lo è solo da pochi mesi a quanto pare, ma devo dire che questi tre grinder provenienti dalla patria dei sombreri ci sanno davvero fare. In giro dal 1994, i Disgorge hanno pubblicato diversi demo prima di arrivare ad un contratto vero e proprio, nel '98 quando uscì il loro primo album, "Chronic Corpora Infest". Da allora ne hanno fatti di progressi, e, nonostante il grind non sia il genere più originale e vario, hanno saputo distinguersi ed hanno prodotto un sound abbastanza personale, nei limiti del possibile ovviamente. Qualunque amante del genere non potrà non notare i notevoli riferimenti ai maestri Grave, Incantation e Mortitian, assai marcati lungo i 34 minuti di questo "Necrholocaust" in cui i Nostri dimostrano di aver assimilato alla perfezione la lezione dei predecessori e di averla rielaborata con gusto e passione; è interessante notare poi notevoli somiglianze con i nostrani Antropofagus soprattutto nell'uso della voce e per la presenza di numerosi inserti elettronici, atti a rendere il tutto più agghiacciante. Spicca la prestazione dell'unico chitarrista del gruppo, che macina una gran quantità di riff a velocità forsennata e non disdegna di tanto in tanto qualche assolo, cosa assai atipica in un genere che difficilmente lascia spazio alla parte solista; a fare la differenza con la stragrande maggioranza dei gruppi grind è la varietà di stile che l'axe man propone, passando da bordate in pieno stile death/grind, a mazzate black o inserti thrash, elemento da non sottovalutare assolutamente. Per quanto riguarda la prestazione del bassista/cantante c'è poco da dire: non brilla per originalità e tantomeno per varietà, ma se la cava discretamente anche se non è raro notare l'utilizzo di filtri vocali o imponenti distorsioni, per dare quel tocco alieno alla prestazione; lo stesso dicasi per il batterista, abbastanza disinvolto nel maltrattare il suo drum kit, non colpisce per particolari doti o per interessanti soluzioni. In definitiva un gruppo interessante per gli amanti del grind che potrebbe in futuro fare il botto, alla stregua dei fantastici Nasum.
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