Sapevo che gli olandesi Houwitser non mi avrebbero deluso. Uno dei migliori acts di una delle migliori scene in ambito europeo, per quel che riguarda il death metal brutale, al quarto disco non falliscono il colpo e ci consegnano un platter che, pur ricalcando tanti stilemi e cliché del genere, suona convincente e fresco. Il disco è inframmezzato di sampler di spari ed esplosioni, quasi a voler sottolineare lo scenario di guerra e devastazione che si respira nelle otto tracce di questo "Damage Assessment". Se dovessi fare un paragone della band in ambito bellico, direi che questo disco è un panzer granitico e possente che avanza incurante delle mine e delle esplosioni che lo circondano e mira dritto al cuore delle linee di difesa nemiche. Poche digressioni in ambito grind per un brutal estremamente pesante, groovy e cadenzato che non disdegna il fascino d’accelerazioni devastanti, con cascate di riff zanzarosi che sembrano altrettante sventagliate di mitraglia, nonché di continui stop'n'go da capogiro. Ottima la prova del singer con un growling profondo e roccioso e la prova del batterista, quadrata e precisa. E pensare che gli Houtwitser nacquero come un progetto parallelo dei ben più noti e importanti connazionali Sinister. Viste le recenti vicissitudini delle due band, devo proprio pensare che gli Houtwitser siano gli eredi naturali dei Sinister e questo disco ha parecchi punti di contatto con "Aggressive Measures", soprattutto per quel che riguarda la brutalità intrinseca. Un disco granitico e vario allo stesso tempo che farà la felicità di tutti gli amanti della musica brutale. Procuratevelo.
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