Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:55 min.
Etichetta:Ear Music
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. FIELDS OF AVALON
  2. COME BY THE HILLS
  3. SANTIAGO
  4. ALAYNA
  5. FOREVERMORE
  6. PILGRIM ROAD
  7. IN PARADISUM
  8. RHAPSODY IN BLACK
  9. I WALK IN NEON
  10. DON'T LET ME GO

Line up

  • Timo Tolkki: guitars
  • Andre Matos: vocals
  • Uli Kusch: drums
  • Jari Kainulainen: bass
  • Mikko Härkin: keyboards

Voto medio utenti

Inutile girarci attorno, i Symfonia sono probabilmente il power act più atteso dell'anno. Timo Tolkki (Stratovarius) e Andre Matos (Angra) assieme garantiscono il meglio che il genere ha saputo esprimere nella decade 1990/2000, con all'attivo capolavori quali "Dreamspace", "Fourth Dimension", "Episode", "Visions" e "Destiny" da una parte, "Angels Cry" e "Holy Land" dall'altra. Se alla situazione artistica aggiungiamo anche gregari di lusso come Jari Kairulainen (ancora Stratovarius), Mikka Harkin (Sonata Arctica) e Uli Kutsch (Gamma Ray), il grado di aspettativa raggiunge livelli di priorità assoluta. Messo in chiaro questo aspetto certamente non secondario, che dire di questo esordio a titolo "In Paradisum", che fin da logo, colori e copertina sembra volere rubare il proscenio agli Stratovarius "traditori", che hanno usurpato lo scettro al sovrano Timo Tolkki? Già, perchè il mastermind dell'album è il gigante finnico, con i suoi svolazzi neoclassici, le sue melodie catchy e "infantili", le sue tipiche fughe strumentali. Non crediate infatti di trovare influssi mediterranei in stile Angra, qui tutto è molto algido, definito, netto, direi "matematico". Da questo punto di vista, possiamo dire che "In Paradisum" denota una vena compositiva piuttosto standard, con Matos che sputa anche l'anima per far decollare canzoni che non ne vogliono sapere di planare verso l'Empireo dei settore. Un lavoro sicuramente buono, se solamente si trattasse di un gruppo esordiente, soltanto discreto per la fama dei nomi coinvolti. Bello senz'anima ed una mezza occasione sprecata? Probabilmente si.
Recensione a cura di Alessandro Ariatti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 lug 2011 alle 12:29

per cominciare ciao a tutti, mi sono iscritto oggi dopo aver letto centinaia di recenzioni di ottima fattura su questo sito. mi sono deciso a commentare anche io, questo disco mi ha dato il via perchè sinceramente non ci siamo proprio. vorrei sottolineare che nonostante tolkki ha formato un gruppo a mò di fantacalcio (cioè campioni ormai andati ed a costo 0), nonostante i singoli componenti abbiano classe a chili, ragazzi questo disco è un fallimento a viso aperto. soprattutto per la composizione di tolkki e per matos che sembra sussurrare durante tutto il disco e che quegli acuti, (sentiti magari dal vivo faranno un altro effetto), qui sembrano miagolii. spero sia un errore oppure l egocentrismo di tolkki che ha mandato nelle retrovie un cantante di quelle proporzioni solo per salire di volume con la sua chitarra, sentendo matos dal vivo e qui beh non pensavo fosse lo stesso cantante!grazie a tutti e scusate se il mio commento è stato duro ma direi che ci sono rimasto di sasso!

Inserito il 02 mag 2011 alle 12:42

Ma scusa di che? Figurati.

Inserito il 29 apr 2011 alle 18:48

chiedo scusa a stiv: avevo mal interpretato, credevo avessi parlato basandoti sulla rece. :-) Comunque devo ancora ascoltare, (assieme ad altre mille mila cose, pant pant) per cui la mia opinione la esprimerò a breve!

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.