Gli Hell Baron's Wrath non sono nuovi sulle pagine di metal.it.
Avevamo imparato a conoscerli con i primi due lavori, positivamente recensiti, e adesso ci troviamo ad ascoltare il nuovo LP del duo black metal, Path...To Knowledge.

Incominciamo con il primo pezzo, molto serrato e con le tipiche chitarre a zanzara black metal. Atmosfere cupe e cimiteriali vengono create con l'intermezzo orchestrale: l'incedere impetuoso momentaneamente implode su sé stesso, per riaffermarsi nel progressivo esaurirsi della track.

La prima cosa che non trovo convincente è la batteria elettronica che, se per alcuni generi come il grind può non alterare la percezione complessiva dei brani, in un contesto musicale come quello black metal attutisce notevolmente l'immediatezza.
Purtroppo particolari poco convincenti sono evidenziabili anche nell'ascolto del secondo brano, “Cosmic Light”, dove l'inserimento di parti cantate in pulito, con acuti quasi power, risultano fuori luogo e quasi cacofoniche.

Decisamente migliore l'impatto con “Asking Points At The Horizon”, in cui la band azzarda tocchi di sperimentalizzazione con la distorsione vocale ed attraverso ritmi cadenzati e dal retrogusto doom.

Buone le cover proposte a chiusura del full lenght, rispettivamente “Wolf And The Moon”, pezzo tratto dal periodo blackster degli eclettici norvegesi Ulver, e “Hail Murder” dei Dark Funeral. Mentre la prima sembra essere piuttosto aderente alla versione originale, la seconda è molto meno possente e pomposa, più sporca e grezza senza le parti sinfoniche, scelte d'esecuzione, queste, che per altro apprezzo; del resto, l'ultra produzione ostentata dai Dark Funeral spesso risulta troppo “poser”.

Path...To Knowledge è un prodotto vario e controverso.
La valutazione non può essere eterogenea perchè, seppure alcuni spunti possano essere davvero molto buoni, la presenza di sfumature che lasciano un'acuta e fastidiosa sensazione di amarezza non può essere di certo ignorata.