I
Valborg non sono un gruppo facile e non sono una band da trattare con distrazione, vanno ascoltati e riascoltati, magari in un'ambientazione consona al loro genere musicale: riflessivo ma in certe occasioni pure energico. Tecnicamente trattasi di un miscuglio equilibrato di Doom Metal, Death Metal e qualche puntatina nel Black Metal, anche se non vengono disdegnate certe pennellate Folk in sede di arrangiamento.
Barbarian è il disco numero quattro e si fa notare per la sua qualità d'insieme, per il songwriting ispirato e soprattutto perchè senza ombra di dubbio è il miglior album dei Valborg in carriera. Poco ma sicuro. Persiste in tutta la durata un certo alone mistico che proviene direttamente dal Doom Metal più classico, devoto ai Candlemass, ma con qualche inflessione maggiormente Death Metal nel riffing e nelle voci in growl, voci che tra l'altro non disdegnano nemmeno degli screaming acidi oppure (in chiusura) delle linee pulite che fanno molto Rock. E' prodotto ottimamente e questo non fa che risaltare brani come Astral Kingdom, Towering Clouds, Samantha Alive e aggiungo anche Amethystine Skies, canzoni dove l'alternanza tra lentezza, melodia e senso del groove la fanno da padroni. Generalmente i Valborg assestano colpi vincenti dovuti a un senso della melodia ricco di personalità e fluidità, due elementi che salvano letteralmente la loro musica, che tanto per capirci è un genere che facilmente può indurre alla noia e allo sbadiglio facile. Al quarto disco la band si dimostra assolutamente padrona dei propri mezzi, inoltre è matura e ben riconoscibile, spero soltanto che un'etichetta con i giusti mezzi possa "sponsorizzarla" meglio.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?