Torna il mito rockabilly
Brian Setzer, questa volta senza la sua
Orchestra ad arricchirne il sound. La formazione a tre che Brian sceglie è la migliore per un album puramente strumentale, in cui Setzer decide di omaggiare i classici hillbillies con brani famosi come “
Cherokee”, “
Be-Bop-A-Lula”, “
Lonesone Road” e tanti altri. Peccato però che, al contrario di quanto accade solitamente, questa volta la verve dell’istrionico musicista risulti un po’ offuscata da una produzione non eccellente, e da arrangiamenti un po’ troppo fini a se stessi, concentrati sulla chitarra di Brian con il rischio di perdere di vista il sound d’insieme.
Recensire Brian Setzer sulle pagine di Metal.it è ormai consuetudine consolidata per me, visto che la sua label ci manda con regolarità svizzera ogni sua uscita. È vero, d’altro canto, che il surf-rockabilly non è proprio il genere centrale del nostro sito, ma, da adoratore della Musica in toto quale sono (e siamo), mi piace sempre poter portare alle vostre orecchie ed ai vostri occhi le gesta di mostri sacri, qual è sicuramente Brian Setzer. Provate a scoprirlo, se non l’avete mai fatto, magari partendo da uno dei suoi (strepitosi) albums con gli Stray Cats: non ve ne pentirete.
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