Se inizialmente avevo pensato, ingannato dall'artwork e dal nome adottato da questa formazione canadese, ad una proposta sul versante estremo, con "Never Be Tamed", opera prima dei
Conflicted, finisco invece per ritrovarmi di fronte ad un lavoro fortemente sbilanciato verso il versante Progressive dell'Heavy Metal sound.
Subito dopo un'interlocutoria intro strumentale ce lo
svela, infatti, la riuscita titletrack, graffiante e con un bel tocco neoclassico, lesta a mettere bene in chiaro che i Conflicted riescono a dare vita ad un ottimo lavoro, dominato dalla voce affilata e versatile di Jason Orton, accostabile a Tim Owens e James Rivera, e da quel tocco compositivo che è alla base di brani mai banali ma nemmeno arruffati, il tutto affrontato con la giusta energia e convinzione.
Tutti argomenti che ritroviamo, ad esempio, nell'aggressività di "The Hand of God" (forse il brano più rappresentativo del disco), su "Torment", con i suoi momenti seventies, e nel pathos in crescendo della conclusiva "Release".
Beh... se dovessi scegliere una manciata di formazioni per segnalare quelle che sono le coordinate musicali dei Conflicted, direi che si collocano a metà strada tra Dream Theater, Queensryche, Symphony X e Judas Priest, andando comunque a sfiorare una miriade di altri gruppi che si muovono in questo contesto, ma anche che lo fanno con la giusta personalità.
Dopo aver incassato ottimi riscontri (grazie ad un paio di EP) dalle proprie parti, ora i Conflicted cercano fortuna su altri lidi, e da quel che si può ascoltare su "Never Be Tamed", non faticheranno certo molto per farsi apprezzare anche al di fuori dei patri confini.
Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it...
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