Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:non disponibile
Etichetta:Pitch Black Records

Tracklist

  1. WE WON'T FALL
  2. THEATER OF PAIN
  3. WHERE ANGELS FLY
  4. REGENERATION
  5. STARCHILD
  6. SPEAK OF THE DEVIL
  7. PLANET METAL
  8. CHASING THE WIND
  9. FANTASMAGORIA
  10. HOLDING OUT FOR A HERO (BONUS)

Line up

  • Stelios "Theo" Tsakirides: vocals
  • Johnnie Athanasiadi: guitars
  • Sefis Giolbasis: keys
  • Fotis "Sheriff" Toumanides: bass
  • Pavlos Georgiadis: guitars
  • Bill "Wicked" Kanakis: drums

Voto medio utenti

La Grecia è da sempre un paese particolarmente ricettivo quando si parla di power metal. I ragazzotti degli Emerald Sun devono perciò averne macinati parecchi di dischi e concerti: così tanti da aver imparato alla perfezione la lezione dai maestri del genere, riproposta piacevolmente in questo secondo full lenght Regeneration.

Opener introdotta dal basso, prima che, ovviamente, la doppia cassa arrivi ad accompagnare un riff solare ed orecchiabile, ripreso dopo l’aggressiva strofa da un refrain carino ma non irresistibile. Theater Of Pain, saltellante e veloce, è una delle migliori power metal song che ho sentito negli ultimi anni, mentre Where Angels Fly ci riporta su territori molto più vicini ai Gamma Ray di fine anni ’90. La title-track è un interludio prima della favolosa tripletta Starchild – Speak Of The Devil – Planet Metal: assolutamente da ascoltare perché fornisce tutti gli elementi necessari per valutare la band. Melodia, tecnica, velocità, mid tempos, assoli e arrangiamenti di buona qualità: in questre tre canzoni c’è veramente tutto ciò che porta il voto ben al di sopra della sufficienza. Chasing The Wind è l’immancabile power ballad, a dire il vero abbastanza trascurabile, mentre Fantasmagoria è una suite di oltre 12 minuti, ispirata e molto varia, decisamente riuscita. Chiusura affidata alla riuscita cover della ottantiana Holding Out For A Hero, davvero ben arrangiata.

Dedicato a chi ha semplicemente voglia di un po’ di sano power metal. Niente di nuovo, niente di più di quello che già avete, ma solo un’oretta di musica ben suonata e ben prodotta. Per quanto mi riguarda, ascoltando questi ragazzi mi è capitato di chiedermi perché mai gente come Gamma Ray, Stratovarius e Sonata Arctica non riesca più a scrivere canzoni così fresche e piacevoli. I motivi rimarranno ignoti per sempre, probabilmente. Per fortuna che band come gli Emerald Sun ogni tanto ci ricordano perché questo genere ci piace tanto.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 giu 2011 alle 12:02

Dopo la prima canzone ero un po' dubbioso..è molto "classica", prevedibile e il ritornello è noiosetto già al primo ascolto. Poi però dalla seconda (sicuramente la migliore del disco) in poi cambia tutto..bellissima Speak of the Devil, intrigante Fantasmagoria, unica altra pecca la ballad. E se proprio dobbiamo dirla tutta, la voce non è che sia proprio un granché, anzi..però un album decisamente godibile, il trittico centrale è spettacolare!

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