Souldeceiver - The Curious Tricks of Mind

Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:38 min.
Etichetta:SG Records

Tracklist

  1. HUNDRED 25
  2. THE CLOSEST EMBRACE
  3. SUICIDING
  4. MARY ANN
  5. THE PRESSING
  6. PHASE C
  7. ICON OF YOUR GOD
  8. RELAPSE
  9. BONE SACRIFICE
  10. ETERNALLY

Line up

  • Francesco Meo: Vocals
  • Luca Mosti: Guitar
  • Alessio Rossano: Guitar
  • Edoardo Teani: Bass

Voto medio utenti

Nascosto da una cover decisamente bruttina e poco in linea col contenuto, troviamo il secondo lavoro dei toscani Souldeceiver dal titolo “The curious tricks of mind”, album prodotto distribuito dalla genovese Nadir Music.
“The curious tricks of mind” è costituito da dieci tracce di death metal tecnico e pesante caratterizzato da un groove molto intenso ed avvolgente.
Forte di una sessione ritmica palpitante che sa il fatto suo (ben affiatato il duo Teani/Cecchini), la chitarre di Luca Mosti e Alessio Rossano contribuiscono a disorientare l’ascoltatore tramite riffing affilati che conducono la band in territori affini a quelli di Fear Factory, Korn, Meshuggah a cui si aggiungono, specie nelle ultime tracce del cd, elementi tipici della scena death svedese.
Da parte sua il singer Francesco Meo contribuisce con il suo growl “comprensibile”, anche se leggermente monotono, a rendere l’album molto nervoso.
La prima parte di “The curious tricks of mind” è, a mio avviso, quella che meglio rappresenta il cd quella in cui si avverte la maggior elettricità.
Non che il maggior dinamismo e melodia (Dark Tranquillity docet) che si avverte nella seconda parte del disco siano da buttare (anzi!), solo che viene a scemare quella “tensione narrativa” che si era costruita fra “Hundred 25” e “Mary Ann” (ispirata al delitto di Cogne, il cui intro è la conversazione telefonica con cui la Franzoni comunicava la morte del figlio) scelte come tracce di apertura.
Buona la produzione di Tommy Talamanca, il quale da parte sua ha puntato molto sul groove creato dalla band con la scelta di suoni saturi e pieni che tagliando un abito che calza perfettamente alla band di Massa Carrara.
Non ci sono dubbi che “Curiuos tricks of mind” abbia raffinato (in meglio) lo stile della band rispetto all’esordio “Mankindìs mistakes” del 2009, se acquisteranno una maggiore personalità si toglieranno parecchie soddisfazione.
Evoluzione da seguire.

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