Nuova fatica del talentuoso
Lars Eric Mattsson, chitarrista scandinavo dal talento innato sempre in grado di stupire con produzioni di alto livello. Anche questa volta i contenuti di “Aurora Borealis – Concerto For Orchestra & Electric Guitars” sono carichi di composizioni tecnico artistiche che scuotono sin dalle prime battute. Fondendo le tematiche heavy metal con quelle barocche, si materializza una fusione di melodie e armonie di grande effetto, fraseggi sempre raffinati capaci di sottolineare ed esaltare la grande verve del musicista.
“Rising”, brano di apertura, pone immediatamente l’accento su quei contenuti che si rincorreranno lungo tutto il lavoro musicale di LEM, scale ipertecniche che ben si miscelano con la parte orchestrata, fusione che caratterizza anche “Bounce”, pezzo ricco di gran classe impreziosito da una matrice barocca assolutamente originale. “Cold Water Spirit” ha nell’intro d’apertura sonorità fluttuanti in grado di emozionare per intensità e arrangiamenti, grande spazio alla parte orchestrale in cui le dolci note di una sei corde delicata e leggiadra, ci regalano uno dei momenti più solenni ed emozionanti dell’intero cd. “Forward Thinking” continua con l’intreccio musicale che sempre viene rispettato in tutta la produzione, una ricerca di composizioni sempre minuziose nelle quali a primeggiare è sempre l’indiscussa bravura di Mattsson. Anche in “Revolutionary Star” e “The Heart” la linea guida non viene stravolta, le traiettorie dall’artista si snodano sempre con grande eleganza ben integrandosi con l’intero impianto compositivo, in cui tutti gli spazi appaiono colmati nelle giuste dosi, “Eternal Cycles” rende omaggio all’animo più heavy in cui si sprigiona tutto il virtuosismo immenso di Lars. “Clear Skies” si adagia su cadenze più rilassanti offrendo il momento più dolce di “Aurora Borealis – Concerto For Orchestra & Electric Guitars”. “Planetary Strenght” ci regala una quantità infinita di riff in cui il musicista è in grado di esaltarsi ed esaltare. “Parisienne Etude”, intermezzo di gran effetto, sfocia nell’ascolto della particolarissima” Midnight Sun”, brano in cui non mancano interpretazioni compositive dense di armonie, “Starfall” chiude in gran stile un album che sicuramente sarà apprezzato da una gran fetta di pubblico alla ricerca di tematiche originali in cui stili diversi riescono a rincorrersi e a miscelarsi con grande facilità, regalando momenti di gran livello artistico, il tentativo ben riuscito di far coincidere situazioni musicali apparentemente lontane fra loro, è sicuramente l’obbiettivo raggiunto dal sorprendente e innovativo Lars Eric Mattsson.
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