Quello dei
The Answer rappresenta senza dubbio uno dei nomi più autorevoli nell’ambito del rilancio dell’hard rock “classico” nel nuovo millennio.
Il ruolo l’hanno conquistato grazie a due dischi veramente di grande qualità ed efficacia, e mentre il terzo (il titolo? “Revival” … più esplicito di così …) è quasi pronto a (speriamo) continuare l’opera d’illuminato recupero dell’impareggiabile epopea
settantiana, la visione di questo “412 days of rock ‘n’ roll”, testimonianza del lungo tour che, tra il 2008 e il 2009, li ha visti impegnati come
supporting-band degli AC/DC, ci consente di apprezzare anche la grande spontaneità e la “semplicità” del gruppo nord-irlandese e le sue impeccabili capacità nella
gestione del palco, per di più con la pressione di un colosso come quello costituito dagli australiani più famosi del rock.
Il dischetto, infatti, contiene un lungo reportage sulle varie tappe di un viaggio che ha attraversato USA, Canada ed Europa (con una veloce escursione fino in Giappone) e offre ai fans del gruppo un interessante spaccato di vita “on the road”, con le impressioni di protagonisti (compresi gustosi siparietti con Brian Johnson) e collaboratori, i
soundcheck, le riprese sul tour bus e nei camerini, le sessioni di registrazione di alcuni video (“On and on” a New York, “Tonight” a Monaco, la favolosa “Comfort zone” sulle suggestive coste della terra natale), forme di distrazione “sportiva” (partite di pallone nei parcheggi e pure un fallimentare tentativo di prodursi nel baseball, un gioco troppo “americano” probabilmente …), gli incontri (tra cui quello con gli Anvil!) e le promozioni nelle radio, dimostrando, inoltre, come si possa far fronte alla “sfiga” di un incidente occorso al proprio batterista (frattura ad un dito) proprio durante una delle occasioni più importanti della propria carriera con una sostituzione a tempo di record (grazie al bravo Carl Papenfus, ingaggiato per un paio di date europee), senza farsi scoraggiare dagli eventi, con la coesione e l’entusiasmo di un vero gruppo.
Un “film” che, al di là della sua
sceneggiatura, magari non
rivoluzionaria, evidenzia chiaramente tutta l’euforia di una band davvero felice di essere al seguito di uno dei suoi modelli (insieme a Led Zeppelin, Bad Company, Humble Pie, Aerosmith, Thin Lizzy, …), capace di stemperare l’inevitabile tensione e la fatica dell’impegno con una dose contagiosa di energia e divertimento, proprio come ci si aspetta da un credibile
epigono della grande tradizione del rock duro.
I brevi spezzoni di live che fungono da collante a questa sezione e poi, in maniera ancora più significativa, il segmento successivo del DVD, contente nove brani dal vivo selezionati tra gli show di Houston, Dallas e Belfast, fugano istantaneamente gli eventuali dubbi di una formazione costruita o “da studio”: potenti, coinvolgenti, affascinanti nelle loro movenze tanto
tipiche quanto
magnetiche, i nostri esprimono tutta l’anima
tradizionale contenuta nella loro musica con una prestazione dinamica e vitale, dove la voce del simpatico Cormac Neeson si staglia per calore e l’intensità e le melodie, i riff e le ritmiche s’inseguono e si spezzano, garantendo quei continui brividi d’emozione sincera che solo chi vive fino in fondo la propria “fede” sonora è in grado di procurare.
Conclude l’opera una sontuosa raccolta di video-clip, tra cui segnaliamo quello relativo alla cover dei Rose Tatoo “Rock `n' roll outlaw”, versione che ha ricevuto attestati di stima anche da parte di Mr. Angry Anderson in persona.
Una resa audio e video davvero impeccabili forniscono un ulteriore
addendum di merito ad un prodotto molto appagante, nell’attesa che il
nuovo revival dei The Answer ci riporti ancora una volta dalle parti del 1975, con una forza interiore tale da evitare ogni forma di nostalgica parodia.