Copertina 7

Info

Anno di uscita:2002
Durata:70 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. THE DREAM OF THE OLD BOAT
  2. NOVEMBRE
  3. NOTTETEMPO
  4. LET ME HATE
  5. SIRENS IN FILTH
  6. SWIM SEAGULL IN THE SKY
  7. THE MUSIC
  8. MAREA (PT 1,2,3)
  9. OLD LIGHTHOUSE TALE
  10. THE WHITE EYED
  11. NEANDERTHAL SANDS
  12. CHRISTAL

Line up

  • Carmelo Orlando: vocals
  • Carmelo Orlando: guitars
  • Massimiliano Pagliuso: guitars
  • Giuseppe Orlando: drums

Voto medio utenti

Più o meno ad un anno di distanza dall'ultimo ottimo 'Novembrine Waltz', i nostrani Novembre escono con questo 'Dreams d'Azur', ristampa dell'oramai oggetto di culto 'Wish I Could Dream It Again', primissima release targata 1995 (allora uscita per l'oramai scomparsa Polyphemus Records) ed oggi difficilmente reperibile sul mercato…però lasciatemi dire che 'Dreams d'Azur' non è solo questo, in quanto il combo italiano si è divertito a risuonare il tutto, con suoni moderni e con la perizia tecnica che nel corso degli anni è sicuramente andata in crescendo, richiamando con se, per la speciale occasione, chi da allora si è allontanato (per un motivo o per un altro) dalla band stessa, ovvero Thomas Negrini alle tastiere ed Antonio Poletti alla seconda chitarra (con l'ausilio del turnista Fabio Franceschini al basso). L'album è ben prodotto, e le songs, che comunque hanno 7 anni sulle spalle, sembrano tutte nuove creazioni di ottima fattura, ove una perfetta miscela di chitarre rocciose, la rabbia caratteristica del Death Metal, atmosfere cupe e dilatate, la malinconia del Gothic Rock ed il turbinio di emozioni caratteristiche del Doom più melodico ed intimista, sono la saggia regia che si staglia su un songwriting genuino ed ancora oggi convincente. Certo, la maturità artistica e stilistica raggiunta prima con 'Classica'(2000) e poi con l'ultimo ottimo 'Novembrine Waltz'(2001) sono lontano anni luce da questo seppur valido remake, ma la convinzione e la passione con la quale sono suonate queste 12 tracks, sopperisce a questa allora iniziale carenza. Una notazione particolare va segnalata sulla track di chiusura di questo ispiratissimo platter, ovvero 'Christal', forse l'unica song che presenta alcune modifiche sostanziali in rispetto alla prima originale versione. I Novembre si meritano sia di essere una delle bands italiane più ammirate all'estero, sia di essere state una delle prime bands tricolore a firmare per un'etichetta importante come Century Media...e a rimanerci fino ad oggi. Ottima band ed ottimi musicisti. In attesa della prossima studio release, 'Dream d'Azur' potrebbe essere un platter ideale per chi volesse riscoprire le radici del combo capitanato dai fratelli Orlando senza dimenticare che oggi, però, i Novembre sono molto di più.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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