Che l'est europeo, Polonia in primis, fosse tutto un fermento per la musica estrema ormai era noto già da un bel pò, ma che la qualità dei dischi in uscita fosse così alta non me lo sarei mai aspettato, e quando parlo di qualità parlo di dischi che non hanno nulla da invidiare alle, ben più blasonate, releases americane. Questo è il terzo disco per i Decapitated, giovane (l’età media è di poco superiore ai vent’anni) band polacca che giunge alla completa maturazione con questo "The Negation".
Mi piacerebbe riuscire ad esprimere a parole quello che i Decapitated sono stati capaci di fare in mezz'ora, ma temo che possiate rendervene conto solo ascoltando il disco. Anyway ci troviamo di fronte ad un sound brutale, efferato, compatto, senza mai nemmeno il più piccolo cedimento; un sound tecnico, potente, letteralmente devastante. Un piccolo gioiello.
La prima parte del disco è più giocata sulla brutalità e la velocità, con pezzi quali "The Fury" e "Lyng And Weak" che rappresentano la quint'essenza del death metal, verso la metà vengono in rilievo parti più groovy e cadenzate, parti nelle quali i Decapitated diventano veramente un muro troppo alto da scalare. Verso la fine del disco la band continua a non lasciarci un attimo di respiro grazie anche alla superlativa prova tecnica che, aiutata da una produzione eccellente, è quasi commovente per bravura e coralità: un growler con due palle al titanio, un batterista chirurgicamente efferato, un riffmaster roccioso e inesauribile per carica e cattiveria.
La conclusiva "The Empty Throne" ha atmosfere, angosce e sorrow che mi hanno riportato alla mente certi episodi di "Chaosphere" dei Meshuggah, anche se è un episodio abbastanza isolato. Riepilogando ci troviamo di fronte ad una band che è ormai matura, che riesce a trovarsi a proprio agio nelle più diverse situazioni, sia che debba picchiare duro sia che debba ragionare e creare strutture articolate e mind-crushing, che sa scrivere grandi canzoni ("The Long-Desired Dementia" è semplicemente da urlo), che ha personalità, brutalità, che ha una tecnica notevole. Sono pochi i dischi death metal usciti nell'ultimo periodo che possono tener testa a questo "The Negation" e, finalmente, la Earache azzecca un colpo degno del suo glorioso passato. Fossi in voi bivaccherei davanti al negozio di dischi in attesa che esca questa vera e propria gemma.
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