Hackett, Steve - Beyond The Shrouded Horizon

Copertina 8,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2011
Durata:58 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. LOCH LOMOND
  2. THE PHEONIX FLOWN
  3. WANDERLUST
  4. TIL THESE EYES
  5. PRAIRIE ANGEL
  6. A PLACE CALLED FREEDOM
  7. BETWEEN THE SUNSET AND THE COCONUT PALMS
  8. WAKING TO LIFE
  9. TWO FACES OF CAIRO
  10. LOOKING FOR FANTASY
  11. SUMMER'S BREATH
  12. CATWALK
  13. TURN THIS ISLAND EARTH

Line up

  • Steve Hackett: guitars, vocals, harmonica
  • Nick Beggs: bass, chapman stick, pink ukele
  • Dick Driver: double bass
  • John Hackett: flute, vocals
  • Roger King: keyboards, programming
  • Amanda Lehmann: vocals, guitar
  • Gary O'Toole: drums, vocals
  • Simon Phillips: drums
  • Chris Squire: bass
  • Richard Stewart: cello
  • Christine Townsend: violin, viola
  • Rob Townsend: sax, whistle, bass clarinet

Voto medio utenti

Avete presente il Prog? Quello che si suonava una volta?
Eccolo qui!
Steve Hackett di certo non ha bisogno di "mandarla a dire" a nessuno... ha fatto parte dei Genesis (quelli veri con Peter Gabriel... non quelli pop di Collins!!!), Ha una discografia che fa spavento: ventitre album in studio -compreso questo-, venti collaborazioni e tredici album dal vivo... più altre cose che non sto qui ad elencare!
"Beyond the Shrouded Horizon" è un album estremamente completo, complesso, ricercato, studiato e, nemmeno a dirlo, per me, bellissimo.
Si respirano appieno le atmosfere che portò nei Genesis, si percepisce una conoscenza musicale veramente importante, si sentono idee che furono del progressive e della psicadelia più classica che sposano arrangiamenti e stili tradizionali come il blues, tutto condito da accenni (nel senso stretto del termine) di rock puro e semplice stile "anni settanta".
Il lavoro si snoda su un percorso non tanto facile musicalmente ma chiaro in maniera disarmante. Chi ci vuole sentire citazioni e vecchi stili, maestria compositiva e arrangiamenti letteralmente "stratosferici" lo può fare senza problemi; per chi invece vuole accontentarsi di quello che sente al momento... ebbene, può farlo anche lui senza problemi... l'intero album è complesso ma allo stesso tempo immediato (quasi elementare) gradevole e armonioso a qualsiasi livello di ascolto.
La facilità con la quale ti arriva tutto alle orecchie è incredibile! E incredibile è anche la affascinante complessità se si vuole approfondire l'ascolto.
Una esperienza quasi unica (sono pochissimi i dischi che mi hanno fatto pensare la stessa cosa) che io, in tutta sincerità, consiglio a tutti!
L'album va ascoltato dall'inizio alla fine non ci sono segnalazioni particolare... ogni brano è una evoluzione del precedente per una storia che inizia si sviluppa e finisce, ben aldilà del concetto di "concept".
Questo album è sicuramente una esperienza di ascolto che consiglio a tutti... ma tutti... non importa che cosa ascoltiate di solito... !
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 ott 2011 alle 10:32

invece io comprai DARKTOWN e non sono mai riuscito ad ascoltarlo tutto in vita mia... Caro Johnny non hai certo cominciato dal disco più bello...è forse quello più complesso! Ti consiglio di partire da Spectral Mornings...però se il genere non ti piace, direi che la sua discografia non è di facile assimilazione! Comunque il nuovo disco è strepitoso!

Inserito il 06 ott 2011 alle 21:08

invece io comprai DARKTOWN e non sono mai riuscito ad ascoltarlo tutto in vita mia...

Inserito il 03 ott 2011 alle 15:41

Dopo averlo ascoltato a Schio e quest'anno a Milano non posso non procedere all'acquisto. Lo conosco da Spectral Mornings e non ha mai fallito un colpo ( o quasi...la perfezione non esiste! ).

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