Copertina 8

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2011
Durata:58 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. THE WIKI MAN
  2. THE MIND'S EYE
  3. SHOOT THEM DOWN
  4. TECH SUPPORT GUY
  5. TITANIC CALLS CARPATHIA

Line up

  • Andy Tillison: keyboards, guitars, vocals
  • Luke Machin: guitar, vocals
  • Tony "Funkytoe" Latham: drums
  • Jonathan Barrett: bass
  • Theo Travis: saxophone, flute

Voto medio utenti

****** CONNECTION LOST ******


Ascoltando "COMM" per la prima volta è quello che può succedere, perdere la connessione con la realtà. E connessione non è una parola messa a casaccio..
"COMM" infatti è un meraviglioso concept album incentrato sull'argomento "telecomunicazioni", che vedremo spazierà in ogni campo e tempo. Ma oltre ad essere un bel concept, è un ottimo esempio di come ogni buon disco di prog rock dovrebbe essere scritto nel 2011 e negli anni a venire.

"COMM" è il settimo lavoro in studio in 8 anni per i The Tangent, nome sotto cui si cela un supergruppo prog rock formato inizialmente da ex membri degli inglese Parallel or 90 Degrees e degli svedesi Flower Kings. I 5 membri iniziali hanno occasione di conoscersi durante una tournéé nella quale i primi supportarono i secondi, nel 1999, per poi unire i loro sforzi nel 2002 con l'inizio delle registrazioni di "The Music that Died Alone", primo album della band uscito nell'ormai lontano 2003.
Sono passati come già detto 8 anni e 7 dischi, oltre ad innumerevoli cambi di formazione..il problema dei The Tangent è infatti un'instabilità a livello di line-up che li ha portati ad avere una formazione sempre diversa per ogni album, mantenendo come unico membro fisso quell'Andy Tillison che è ormai considerabile in tutto e per tutto come il mastermind del gruppo, il vero motore pulsante che ha portato i The Tangent a sfornare ogni volta un album all'altezza. Gli sconvolgimenti di formazione infatti non hanno mai impedito al gruppo di creare del prog rock coi controfiocchi, con influenze che spaziano dal jazz, al funk della scena di Canterbury (gli echi dei Gong e di Robert Wyatt sono innegabili in alcune canzoni) senza dimenticare le influenze di mostri sacri del genere quali Genesis, Yes e Van der Graaf Generator.

E questo "COMM" prosegue sulla buona strada dei suoi predecessori, incentrandosi come già detto sulle telecomunicazioni e su quanto di buono e di meno buono hanno introdotto nella nostra vita di tutti i giorni.
Si parte con "The Wiki Man" e in particolare con uno dei rumori più conosciuti e allo stesso tempo fastidiosi dell'infanzia e dell'adolescenza di molti di noi, quel suono del modem 56k nel tentativo, spesso vano, di connessione a Internet. Internet che è un po' croce e delizia, ci permette di scambiare informazioni facilmente ma allo stesso tempo la stessa abbondanza di informazioni crea confusione. Sensazioni magistralmente ripetute in musica, dove suoni più moderni si scontrano con Hammond e flauti. Da sottolineare uno splendido solo di tastiere attorno al minuto 7 minuto, roba davvero da brividi..
E dopo i 20 minuti dell'opener, segue "The Mind's Eye", di "soli" 8 minuti, canzone dall'incedere più dissonante e a volte difficoltoso da seguire rispetto alla precedente ma che dopo un paio di ascolti viene metabolizzata a dovere e spicca tra le più riuscite dell'album.
Ad ammorbidire il lotto la ballad "Shoot them Down", lenta come ogni ballad che si rispetti ma a suo modo marziale, come il titolo d'altronde lascia intuire. A mio parere risulta comunque il pezzo più debole del disco, staccando eccessivamente dalle due canzoni che la circondano.
La successiva "The Tech Support Guy", com'è facilmente intuibile, ci racconta le vicissitudini del povero "IT Guy", chiamato in ogni azienda a risolvere i problemi di tutti, dalla stampante che non stampa alla tastiera che non funziona. E quando manca lui? Il disastro. Canzone allegra, che spezza il ritmo della precedente ballad riportando in auge i flauti persi nell'opener.
In chiusura troviamo “Titanic Calls Carpathia”, che prende il nome dalla famosa notte del 1912 in cui il transatlantico (attenzione, TRANSATLANTICO..a buon intenditor..) Titanic, a seguito della collisione con l’iceberg, mandò un SOS che venne raccolto da un altro transatlantico inglese, il Carpathia, grazie all'intervento del quale diversi passeggeri del Titanic, tranne Leonardo di Caprio, vennero portati in salvo. Insomma, uno degli esempi in cui la tecnologia (quello del Titanic fu uno dei primi utilizzi efficaci dell’SOS, inventato solo 6 anni prima) è stata senza dubbio utile nella storia dell’uomo. Ticchettio dell’SOS in codice Morse (attenzione, MORSE..a buon intenditor..) presente tra l’altro come sottofondo della canzone, 16 minuti che riportano l’orologio indietro di qualche minuto, esattamente all’opener “The Wiki Man” per quanto riguarda soprattutto le melodie, quasi a formare un unico pezzo di oltre mezz’ora.

Per chi già conosce i The Tangent, “COMM” è esattamente il risultato di una carriera ormai decennale, un perfetto esempio di come il Prog Rock dovrebbe essere suonato e interpretato. Compratelo a scatola chiusa insomma, perché non ve ne pentirete. Per chi invece non è così affine a sintetizzatori ed elettronica, potrebbe essere un’avventura un po’ ostica da affrontare, soprattutto per l'eccessiva lunghezza di due pezzi su cinque. Non per tutti, ma per quei pochi che sanno apprezzarlo “COMM” è senza dubbio un’esperienza irripetibile.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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