Copertina 7,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2004
Durata:51 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SPIDERS AND FLIES
  2. SIRENS
  3. THE LOVE OF HATE
  4. WHY?
  5. THE COLDEST DAYS OF WINTER
  6. WINGS OF FAITH
  7. TOY ROCKETS
  8. WAITING FOR THE ANSWER
  9. JUST LIKE A TIMEPIECE
  10. LADY OF RAIN

Line up

  • Devon Graves: vocals, guitars, bass, keyboards, flute
  • Adel Moustafa: drums

Voto medio utenti

Davvero incredibile la capacità visionaria di Devon Graves, se è bastato immaginare la figura di un albero nella stagione invernale, pressoché privo di ogni pulsazione vitale, per dare vita al nuovo lavoro dei Dead Soul Tribe. L'atmosfera che pervade quasi ogni canzone di “The January Tree” è ispirata alla desolazione di questa visione, e Graves è stato davvero bravo nel trasformare in musica le sensazioni che si provano nell'osservare questo particolare volto della natura: un Progressive Metal di pregevole fattura dalle tinte scure e drammatiche, giocato su ritmi tribali e riff taglienti, con una presenza tastieristica davvero modesta ed arrangiamenti particolarmente essenziali, ma non per questo meno convincenti. Nelle dieci canzoni di “The January Tree” Graves dimostra una volta di più tutta la sua classe, destreggiandosi con abilità tra linee vocali sofferenti, di grande impatto, e aperture decisamente più melodiche ed ariose. Questo nuovo album dei Dead Soul Tribe si segnala per una notevole solidità compositiva, dal momento che tutti i pezzi di questo disco sono di ottimo livello: in particolare alcuni di essi sono davvero splendidi, come la suadente “The Love of Hate”, in un ritornello particolarmente critico verso la società odierna, o la delicata “The Coldest Days of Winter”, forse la canzone in cui si respira la maggiore drammaticità. Splendida anche “Wings of Faith”, per uno strepitoso uso dell'elettronica e di vocals filtrate: il risultato è assolutamente coinvolgente, di certo uno dei migliori pezzi della carriera di Graves! Negli ultimi due episodi di “The January Tree” la band abbandona parzialmente il discorso musicale intrapreso nelle prime otto canzoni, spostandosi su territori più vicini al folk, grazie anche alla presenza di alcune parti di flauto, suonate dallo stesso Graves (che, è bene sottolinearlo, ha suonato praticamente ogni strumento che sentite sul disco, esclusa la batteria). Un'ottima release quindi per i Dead Soul Tribe, un prodotto che sicuramente sarà apprezzato dai vecchi fan dei Psychotic Waltz e dagli amanti del Prog di qualità!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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