Quello mi trovo tra le mani non è l'album di debutto, bensì l'EP precedente degli americani
Megaton Leviathan che porta il nome del gruppo: cinque tracce per 35 minuti di musica, in cui la band propone un doom metal lento e trascinato, come da tradizione del genere. Nella tracklist spicca sicuramente l'opener "Water Wealth Hell On Earth", con i suoi 12 minuti di durata che si segnala sin dalle prima battute come il brano più convincente dell'EP. Non è un caso infatti che solo questa canzone abbia trovato spazio nel disco d'esordio dei Megaton Leviathan. Anche "Guns And LSD" mostra qualche buona intuizione nel riff portante e si snoda lenta e ipnotica, con qualche spazio per la voce disperata di Andrew James Costa. Se "Repeating patterns Of Love" non convince al 100%, la successiva "Time Fades" presenta un gusto dark decisamente accattivante e mantiene quelle atmosfere tristi che in un certo senso richiamano anche ai Cure, mentre in chiusura "Turlock" rivela un'anima rock figlia degli anni '80 più cupi.
L'EP di debutto dei Megaton Leviathan in sostanza, pur avendo qualche spunto degno di nota, pecca ancora di un songwriting acerbo ma lascia al tempo stesso intravedere buoni margici di miglioramento per la band americana.
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