Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:37 min.
Etichetta:2KK
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. ASEPTIC R-EVOLUTION
  2. HUMAN DEATH TRIP
  3. W.W.W.
  4. GOD 2.0
  5. MANIPULATED
  6. HAVE A NICE DAY
  7. LIFE CONTINUITY POINT
  8. HAPPINESS 48 MM.
  9. DU.ST.
  10. COLONY OF THE SLIPPER MEN
  11. LARVAL GIFT
  12. ASEPTIC R-EVOLUTION

Line up

  • Gabriele: vocals
  • Demetrio: guitars
  • Enrico: bass
  • Ricky: drums
  • Enrico: keyboards
  • Ricky: keyboards

Voto medio utenti

Dopo l'ottimo demo di qualche anno fa, dal titolo 'H.I.V. 999', arrivano al debutto sulla lunga distanza (in uscita per la giovanissima label 2KK Records), gli italianissimi Infection Code, con questo album dal titolo emblematico 'Life Continuity Point'. Il platter in questione mostra una band molto matura dal punto di vista del songwriting, in grado di fondere insieme genere musicali diversi in un unico platter...questo dischetto spazia dal Death più aggressivo, all’Industrial Noisy al Cyber Metal, per approdare a lidi ove la matrice Hardcore è molto accentuata, ma comunque con in mente un punto fisso, o meglio una band su tutte le altre, ovvero i Fear Factory del primo 'Soul Of A New Machine', il tutto suonato con una cattiveria furiosa e con un atteggiamento brutale, annichilente. Atmosfere post nucleari giocano con la rabbia e la schizofrenia, portando a soluzioni musicali interessanti e nel complesso originali, ma che comunque di quando in quando riportano alla mente gli egocentrismi e la pazzia musicale tanto cara a Devin Townsend e dei suoi SYL. 'Life Continuity Piont' è una grande album a livello di songs (su tutte l’ottima ‘God 2.0’, basata su una soluzione iniziale drum&ass per poi svilupparsi su un riffing serrato e su un ritmo incanzalte, la pesantissima ‘Manipulated’, basata su una concezione Industrial (Grind)Core da paura, ove un atteggiamento Punk la fa da padrone, e l’inquietante title track) ove la dinamicità e la sorpresa sono le due armi più taglienti. C’è però un ma…un ma che è legato a due difettucci...il primo è legato alla voce pulita che senz’altro meriterebbe un pochino più di attenzione sia sul timbro (ancora un po’ acerba) che sull’effettistica, mentre il secondo è legato alla produzione...nonostante che l'album sia stato prodotto ai Nadir Studios, il suono si presenta troppo cupo e non sufficientemente cristallino, risultando così troppo confusionario ed ovattato...senza queste due pecche, 'Life Continuity Point' sarebbe stato un album da top ten.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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