Copertina 9

Info

Anno di uscita:2011
Durata:53 min.
Etichetta:Roadrunner
Distribuzione:Warner

Tracklist

  1. BLACK TONGUE
  2. CURL OF THE BURL
  3. BLASTEROID
  4. STARGASM
  5. OCTOPUS HAS NO FRIENDS
  6. ALL THE HEAVY LIFTING
  7. THE HUNTER
  8. DRY BONE VALLEY
  9. THICKENING
  10. CREATURE LIVES
  11. SPECTRELIGHT
  12. BEDAZZLED FINGERNAILS
  13. THE SPARROW

Line up

  • Troy Sanders: bass, vocals
  • Brent Hinds: guitar, vocals
  • Brann Dailor: drums, vocals
  • Bill Kelliher: guitars, vocals

Voto medio utenti

"Leviathan" è stato la rivelazione, "Blood Mountain" la voglia di stupire, "Crack The Skye" la maturità. Ora i Mastodon hanno superato definitivamente la fase dell'effetto sorpresa, il loro stile non è più "la novità" del momento, ma il trend da seguire per migliaia di giovani band che li prendono ad esempio. Una fase assai difficile da gestire, che ha significato per molti sterilità creativa, pedissequa riproposizione di schemi vincenti, anche (e soprattutto) per evitare di deludere la solida base di audience conquistata. Per fortuna, "The Hunter" non è nulla di tutto questo. Certo, sarà difficile andare oltre le schizoidi geometrie di "Blood Mountain", oppure superare i confini del modern-progressive di "Crack The Skye", ma ciò non significa adagiarsi su schemi precostituiti e sicuri. I Mastodon hanno scelto di "alleggerrire" il carico concettuale del precedente album, e ciò è facilmente intuibile dal numero delle traccie, proprio per evitare di soffocare in una spirale autocelebratoria. Il dosaggio melodico è sicuramente più pesante, ma sinceramente non parlerei affatto di commercializzazione, perchè le influenze space/psichedeliche ("Stargasm", "Octopus Has No Friends", lo strepitoso ipnotismo della title-track) sono tuttora ben presenti e radicate, confermando per l'ennesima volta che i Mastodon potrebbero essere visti come l'estrema versione metallica degli Hawkwind. "Blasteroid" è una scheggia impazzita che non avrebbe affatto sfigurato su "Blood Mountain", mentre l'altra faccia della medaglia è rappresentata dal singolo "Curl Of The Burl", decisamente lineare e "catchy", sempre se questo termine può avere un senso nel vocabolario Mastodon. "Dry Bone Valley" è una sorta di versione aggiornata dei memorabili Voivod di "Angel Rat", con il drummer Brann Dailor che può sbizzarrire tutta la sua fantasia ritmica. E se "Thickening" vive su dei chiaroscuri piuttosto marcati, evidente retaggio delle suggestioni quasi cinematografiche dell'album precedente, "Creature Lives" sembra rincorrere il folle fantasma del "crazy diamond" Syd Barret. L'opener "Black Tongue" ed il "macigno" "Spectrelight" sono forse i momenti che si avvicinano maggiormente al corrosivo metal di "Leviathan", ben bilanciati dagli obliqui riflessi della sorprendente "Bedazzled Fingernails", che unisce idealmente le "convergenze parallele" di Kyuss, Tool e dei soliti, seminali Voivod. Chiude le ostilità la Floydiana "The Sparrow", simile per suggestioni ed atmosfere all'eterea impostazione della title-track, che ci lascia un messaggio da tramandare ai posteri: "pursuit happiness with diligence". Consolidamento e progressione: questi sono i Mastodon di "The Hunter", e scusate se è poco.
Recensione a cura di Alessandro Ariatti
Cambio di percorso

Dopo il capolavoro, i Mastodon sfornano un album evidentemente più immediato, dalle strutture più lineari e con meno pretese. Il risultato è un buon album con innesti psichedelici e richiami settantiani. The Hunter è un'uscita che sa divertire, di certo più accessibile ma non priva di spunti stilistici di grande interesse. Capisco però che non sia una band per tutti. (7.5) P.S.: ottimi soli.

Grande Graz

Grande Graz, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno...

Piac'!!!

A me piace... poi voi fate come vi pare.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 giu 2012 alle 17:47

Il voto della recensione è un po' esagerato anche perchè dopo Crack the Skye credevo che avrebbero piazzato un altro colpo da 90 invece... E' un album inferiore al precedente dove manca, forse volontariamente, la voglia di stupire cosa che erano riusciti a fare proprio con CtS. Direi in fin dei conti un 7 ci sta tutto anche perchè "The Sparrow" nel finire dell'album mi fa impazzire . I Mastodon sono un gruppo che a me piace molto, sarà il trend del momento chissà ma per ora me li godo più che volentieri.

Inserito il 13 ott 2011 alle 13:36

Ce l'ho fatta...l'ho ascoltato tutto e devo ammettere che confermo le impressioni: buona tecnica ma du maron atsé!!!! Non sono certo loro a spostare il livello verso l'alto!

Inserito il 11 ott 2011 alle 17:05

A me piacciono molto i Mastodon, ma quelli di Leviathan e Blood Mountain!! Come fate a dire che Crack the Skye è un capolavoro?! Io non sono mai andato oltre al terzo ascolto! Boh....de gustibus...

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