Copertina SV

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:20 min.

Tracklist

  1. # 4
  2. # 2
  3. # 3
  4. # 5
  5. # 8
  6. # 11

Line up

  • Samuele Rini: all instruments

Voto medio utenti

Flow è il solo-project del chitarrista brindisino Samuele Rini, che in passato ha fatto parte dei Toward The Tide, band metal scioltasi alla fine del 1998 a causa degli impegni universitari di tutti i suoi componenti. Da allora non ha più suonato con alcun gruppo, ma negli ultimi tre anni ha iniziato a comporre del materiale che ha poi inserito nel suo primo demo, dal titolo "Niflheim". Sinceramente non so cosa lo abbia spinto a proporre un lavoro di questo genere: da un certo punto di vista (quello formale, relativo cioè all'esecuzione) esso potrebbe anche essere considerato buono, ma in generale manca di "sostanza", di coesione e anche di un filo conduttore che leghi tra loro le varie tracks. L'impressione è che Rini abbia messo insieme tutta una serie di idee e ispirazioni musicali avute in questi anni, ma che l'abbia fatto senza dargli un vero e proprio ordine, difatti nei suoi pezzi si può sentire un po' di tutto: si va dal passaggio acustico/melodico di scuola prog rock a quello più heavy e potente legato a sonorità metal classiche, ma ci sono addirittura momenti nei quali sembra di ascoltare una band dedita a una sorta di strano tribal breakbeat (vedi ad esempio la traccia numero quattro). A tutto questo aggiungete che i brani sono esclusivamente strumentali, e vi sarà chiaro che la proposta in questione è piuttosto particolare oltre che difficilmente giudicabile. Come dicevo all'inizio la forma non è affatto male, anche perché Rini dimostra di essere un abile chitarrista al quale non mancano certo delle buone intuizioni, ma i problemi nascono quando egli "abbandona" improvvisamente le sonorità progressive per proporre (all'interno delle stesse composizioni di cui esse fanno parte) musica influenzata da altri generi: quasi sempre la differenza tra le varie parti è troppo netta, e alcune di esse sembrano proprio non aver nulla a che fare con il contesto nel quale sono inserite! Tra l'altro è un vero peccato che ci sia questa sorta di "limite", perché se i pezzi fossero stati più omogenei avrei potuto parlarne in maniera decisamente positiva... Consiglierei quindi al musicista pugliese di dare maggiore uniformità al materiale che compone, cercando soprattutto di elaborare meglio la struttura dei brani e di evitare il più possibile le divagazioni. Mettere semplicemente delle idee l'una accanto all'altra molte volte non è sufficiente a creare una canzone, e purtroppo anche in questo caso non lo è stato!

Contatti: Flow c/o Samuele Rini, via Tiziano 3, 72100 Brindisi Tel. 338-3720635; 0831542895 E-mail: flow.project@email.it; samuele.rini@libero.it
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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