Nella scelta del nome da adottare, i
R.U.S.T. non hanno cercato ispirazione nella
ruggine (beh... pur sempre al metallo si attacca), ma hanno optato per l'acronimo di un ben più altisonante
Rock Under The Sign Of Thunder.
Il loro primo album, intitolato "Legends", è il segnale che un'altra giovane formazione ha idealmente aderito alla R.W.O.H.M (Revival Wave of Heavy Metal), stavolta non giunge però dalla Germania o dalla Svezia, bensì dalla Romania, per quanto esordisca grazie al supporto della teutonica Pure Underground.
Senza far gridare
al miracolo, i R.U.S.T. buttano giù una manciata di composizioni che affondano nel Power ottantiano ed anche nel songbook dei Manowar, per quanto in maniera meno sfacciata dei Majesty, dando vita ad una decina di canzoni interpretate con grinta e senza eccessive sbavature dal cantante Mircea Cristea, sempre ben supportato a livello corale, e sottolineate dal guitarwork, semplice ma efficace, di Radu Banu, come ben testimoniano "R.U.S.T." o "Seven Seas", due dei momenti più rappresentativi dell'album.
Non mancano alcune inevitabili ingenuità ("Warriors of Heaven", "Finally Free") e nemmeno una forte sensazione di dejà vu ("Sign of the King" o "The Rising"), tuttavia, visto che i R.U.S.T. non sembrano essere degli opportunisti o dei mestieranti, anzi danno la sensazione di essere veri appassionati, non posso che guardare con un occhio di benevolenza in più al loro "Legends".
Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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