Death - Individual Thought Patterns (reissue)

Copertina SV

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:93 min.
Etichetta:Relapse

Tracklist

  1. OVERACTIVE IMAGINATION
  2. IN HUMAN FORM
  3. JEALOUSY
  4. TRAPPED IN A CORNER
  5. NOTHING IS EVERYTHING
  6. MENTALLY BLIND
  7. INDIVIDUAL THOUGHT PATTERNS
  8. DESTINY
  9. OUT OF TOUCH
  10. THE PHILOSOPHER
  11. DISC 2:
  12. LEPROSY
  13. SUICIDE MACHINE
  14. LIVING MONSTROSITY
  15. OVERACTIVE IMAGINATION
  16. FLATTENING OF EMOTIONS
  17. WITHIN THE MIND
  18. IN HUMAN FORM
  19. LACK OF COMPREHENSION
  20. TRAPPED IN A CORNER
  21. ZOMBIE RITUAL
  22. THE EXORCIST

Line up

  • Chuck Schuldiner: vocals, guitars
  • Steve DiGiorgio: bass
  • Andy LaRocque: guitars
  • Gene Hoglan: drums

Voto medio utenti

Continua senza sosta la campagna di ristampa del catalogo dei Death del compianto Chuck Schuldiner da parte dell'etichetta Relapse, oggi impegnata nella reissue di "Individual Thougth Patterns". Per quel che riguarda l'aspetto storico e musicale, vi rimandiamo alla recensione redatta a suo tempo dal sottoscritto e che potete trovare all'interno del nostro portale. In questa sede ci occuperemo invece dell'aspetto formale e dei contenuti extra di questa ristampa: come per il precedente "Human", la Relapse ha voluto non solo ristampare il disco ma mettere anche mano al mixer per attualizzare i suoni di "Individual Thought Patterns" rendendoli al passo con i tempi. Non che la produzione originale ne avesse bisogno, ma il disco oggi suona decisamente meglio e in modo pulito e cristallino, beneficio di cui gode più di tutti il basso di Steve Di Giorgio che può così essere apprezzato meglio. Come per "Human" (anche se in misura inferiore, visto che il precedente disco mostrava maggiori lacune in fase di mixing) quindi le canzoni riescono a suonare molto più potenti e cattive e soprattutto è più facile cogliere le sfumature e perdersi nei raffinati passaggi tecnici del disco che nella versione originale era più difficile individuare. Questa volta anche i contenuti extra sono interessanti, visto che nella versione 2 CD in nostro possesso è presente un concerto che i Death hanno tenuto in Germania nel 1993 con Gene Hoglan, Steve Di Giorgio, Chuck Schuldiner e Craig Locicero. La qualità audio è discreta e la setlist contiene pezzi storici come "Leprosy", "Living Monstrosity", "Lack Of Comprehension", "Overactive Imagination", "Within The Mind" o "In Human Form" che nei live ufficiali della band non hanno mai trovato spazio; buona la prestazione del gruppo, in alcuni frangenti macchiata da un Locicero che pare scordato ("Lack Of Comprehension" viene letteralmente rovinata in questo senso) o semplicemente fuori forma/tempo, rovinando così la resa di questo live seppure chiaramente di recupero. Bello sentire come DiGiorgio proprio non ci pensi a eseguire i brani semplicemente ma cerchi di arricchirli con nuovi passaggi o trovate, mentre come sempre Schuldiner e Hoglan sfoderano il loro immenso talento. Un modo per sentire in versione live dei brani poco considerati nelle stlist dei Death nella loro ultima parte di carriera. La cover finale in versione strumentale di "The Exorcist" dei Possessed, presa da qualche sessione di prove, lascia poi il tempo che trova e può al limite essere interpretata come un tributo alle origini e influenze della band floridiana. La versione di lusso in 3 CD inoltre contiene un terzo supporto infarcito delle solite tracce demo che francamente riteniamo abbiano un qualche interesse solo per i fan più scalmanati.
Aspettando la ristampa di "Spiritual Healing" e l'annunciato nuovo DVD dei Death sempre a firma Relapse, chiudiamo la recensione consigliando l'acquisto di questa ristampa solamente a chi (disgraziatamente per lui) ancora non possedesse una copia originale di "Individual Thought Patterns" o a coloro che soffrono di mania di completismo e di feticismo nei confronti dei Death, anche se il live del 1993 potrebbe fare gola a molti.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 nov 2011 alle 16:03

Il bello dei Death è che se chiedi a 100 persone quale sia il loro miglior album, probabilmente (anzi, direi sicuramente) verranno citati tutti. Poche band possono permettersi questo...

Inserito il 06 nov 2011 alle 14:34

Pienamente daccordo con voi ''Human'' e ''Symbolic'' rappresentano al massimo i mitici Death. Da boicottare tutte le speculazioni commerciali su Schuldiner!

Inserito il 05 nov 2011 alle 10:26

"Human" e "Symbolic" restano i due manifesti della loro carriera, ciascuno rappresenta perfettamente una parte dell'immensa storia di questa band. Tutto ciò ke è uscito dopo la scomparsa di Chuck è solo pura speculazione commerciale ke bisognerebbe evitare accuratamente...

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