Copertina 8,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2011
Durata:60 min.
Etichetta: Season of Mist

Tracklist

  1. FEKETE MEZŐK
  2. KEL KELETI SZéL
  3. TRILOBITA
  4. KŐ KOPPAN
  5. VASHEGYEK
  6. HOLDKOMP
  7. KéK INGEM LOBOGó
  8. AZ ESŐ, AZ ESŐ, AZ ESŐ
  9. TAR GALLYAK VéGüL
  10. MINDEN TEST FŰ

Line up

  • Tamás Kátai: Vocals, Bass, Guitars, Keyboards, Programs

Voto medio utenti

"Rengeteg" in ungherese arcaico vuol dire "foresta immensa e sconfinata". La parola è un simbolo: è molto più di una semplice foresta. La musica dei Thy Catafalque è così, è molto più di quello che sembra.
Sono contento di poter parlare di Tamás Katái, mastermind del gruppo ungherese, dal momento che lo considero un artista affascinante, pieno di talento ed autore di album bellissimi.
"Rengeteg" non fa eccezione.
Siamo di fronte ad un'opera poliedrica, ricca di umori diversi e di intuizioni geniali. Thy Catafalque smussa il suo lato più propriamente black metal e si fa autore di una musica comunque dura ma sognante all'interno della quale convivono diverse anime. L'approccio delle chitarre è di stampo death metal, è un approccio dirompente, impreziosito da alcuni riff semplicemente stupendi dai quali però Tamás Katái prende il via per inserire moltissimi spunti folk che danno al disco un sapore "lontano", etereo ed irresistibile anche grazie alle magnifiche vocals pulite dell'ospite Attila Bakos autore di una prestazione superba. "Rengeteg" ha dunque un'anima folk, ma quando pensi di averne colto l'essenza, ecco che Thy Catafalque ti spiazza con partitute elettroniche dal gusto "spaziale" o sinfonico, oppure violenta la grazia di alcuni passaggi interrompendoli con un muro sonoro distruttivo salvo poi accarezzarti di nuovo con assoli melliflui e melodici. La trama delle canzoni resta sempre imprevedibile, come imprevedibili sono le voci: ora il vocoder le rende robotiche, ora ascoltiamo un scream filtrato che pare arrivare da lontanissimo e restare sommesso, ora possiamo danzare al ritmo di vocalizzi quasi bucolici, ma sempre siamo li ad aspettare che accada qualcosa che non ci aspettavamo.
"Rengeteg" è un album splendido che arriva la dove Vintersog ha sempre cercato di spingersi senza riuscirci o dove Ulver e Solefald potrebbero aspirare se scrivessero brani da dieci, quindici minuti come fa Tamás Katái.
Un disco che va direttamente nella mia top list.
Non lasciatevi sfuggire questo artista.


Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 set 2014 alle 18:12

Peccato che i testi siano tutti in lingua madre (ungherese) e non ci capisca un tubo. E' davvero un musicista notevole, con grande gusto per la melodia e soprattutto grandissimo acume nello scegliersi i collaboratori: Bakos ha una voce bellissima. Ma che fine hanno fatto?

Inserito il 24 nov 2011 alle 10:29

oggi mi sento un pò FEKETE MEZOK.... -_-

Inserito il 22 nov 2011 alle 14:42

Vero!

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