Copertina 9

Info

Past
Anno di uscita:2002
Durata:54 min.
Etichetta:Code666

Tracklist

  1. AWAKEN
  2. CELLARDWELLER
  3. KRETSLOPP
  4. LAMENT
  5. NATT
  6. HASCIMB
  7. SULPHUR MIST
  8. SEEDS OF BLOOD (ACTS 1-4)

Line up

  • Henrik Nordvargr Björkk: Everything

Voto medio utenti

Il disco in questione è opera di Nordvargr, in altre parole il signor MZ412, guru della scena industrial/ambient scandinava e mondiale. Quando ci si avvicina a questo tipo di musica ci si mette in gioco sempre al 100% in quanto essendo musica che si nutre di sensazioni, più che ascoltarlo, un disco devi “viverlo”. Ma come si può vivere la morte? Com’è possibile?
Awaken” è un disco nero, nero come la pece…nero come la morte. Non c’è speranza nelle otto tracce del disco…ognuna è una discesa negli abissi più profondi ed oscuri. “Awaken” è un disco che trova nell’incubo la sua dimensione ideale e più maligna. Un disco per chi non ha paura di giocare con la propria mente e con le proprie paure. L’autore di “Burning The Temple Of God” mette in scena i lamenti dei dannati all’inferno che, come un gorgoglio, risalgono dagli sterminati baratri del regno dei morti per lanciare un urlo straziante capace di graffiare la vacuità solenne che ammanta questo disco. Basta guardare la copertina del superlativo digipack per rendersi conto di quanto ho detto: su uno sfondo completamente nero una pila di teschi ti fissano dalle loro orbite vuote. Black Ambient, Industrial drones, accenni di tribal rituale e tanta malattia e angoscia.
La tensione è sempre alle stelle e come al solito il momento ideale per ascoltare un disco simile è la notte. Le atmosfere minimali e rarefatte creeranno quel senso d’angoscia e tensione perpetua che è il segreto di videogiochi come “Resident Evil”. Ogni pezzo, da “Awaken” a “Natt”, da “Lament” a “Sulphur Mist” (tribalismi e campane in lontananza da brividi…), ci presenta una sfumatura del nero…il vento sibila, sussurra, stride e urla con furore. “Oh mio Dio!!!” ti verrebbe da dire!!! La conclusiva “Seeds Of Blood” della durata di ben quasi 17 minuti vale da sola il prezzo del disco. Cercare di descriverla sarebbe impossibile, tanti sono gli umori e le sensazioni che Sua Malignità riesce a trasmettere. Posso solo dirvi che andrete a rifugiarvi nel letto della mammina….
Ora avete due possibilità, continuare a vivere nel vostro mondo felice fatto di gay metal e castelli incantati o decidere di crescere e affrontare la vita. Se invece, addirittura, cercate qualcosa di più allora “Awaken” è per voi.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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