Prendete una buona lavatrice industriale, metteci dentro grind, death metal, elettronica, noise, partirure sinfoniche, gemiti femminili come nei migliori film hard, un bel vocione catarroso, centrifugate il tutto per mezz'ora ed otterete quello che suonano i Fake Idyll.
Grind core sperimentale, molto "scanzonato" è quello che ci propongono questi tedeschi con la voglia di divertirsi e divertire.
Il risultato? Un disco interessante, suonato con perizia, devastante quando serve, assurdo quando meno te lo aspetti e che si lascia ascoltare volentieri se si è in sintonia con la band. "Therapist" è il titolo perfetto per questa musica schizofrenica: a voi decidere se sono i Fake Idyll a dover ricorrere allo specialista o chi ascolta questa "roba".
Se i Cephalic Carnage si prendessero meno sul serio e decidessero di scherzare sarebbero i Fake Idyll. Se i Fake Idyll fossero seri si guarderebbero un buon film porno a casa e suonerebbero grind e basta.
Ma non lo sono. Per questo "Therapist" è così ispirato.
Bravi.
Bravi e pazzi.