I francesi Dark Sanctuary fanno parte di quella cerchia di band "oscure" che sono molto più famose nell'ambito metal che non in quello gothic, situazione alquanto particolare che non accenna a cambiare nonostante il sestetto sia attivo da ben otto anni. Sicuramente i gotici che non li conoscono si perdono qualcosa, per cui il mio consiglio è quello di andare a riscoprire la loro discografia, della quale fanno parte, oltre all'interessante mcd d'esordio "Funeral cry" (1997), tre full-lenght intitolati rispettivamente "Royaume mélancolique" (1998), "De lumière et d'obscurité" (2000) e "L'etre las - l'envers du miroir" (2003). Per quanto riguarda invece i metal fans, beh mi sembra il caso di sottolineare che in questo nuovo lavoro (ma del resto è sempre accaduto anche con i precedenti cd) non troveranno molto pane per i loro denti, perché i Dark Sanctuary sono un gruppo che propone sonorità molto eteree e delicate, formate da un tappeto di tastiere al quale si aggiungono le heavenly vocals della cantante Dame Pandora. Quello che c'è in questo album non è quindi etichettabile come gothic metal, piuttosto si potrebbe parlare di un dark atmosferico particolarmente incentrato sulla ricerca della melodia e sulla creazione di atmosfere maestose e solenni. Il cd nel suo insieme si attesta su discreti livelli e rappresenta un ascolto piacevole e rilassante: l'unico appunto che potrei fare riguarda la sua eccessiva lunghezza (ben settantatre minuti!), una caratteristica che spesso viene sottovalutata da chi propone questo genere musicale e che invece influisce parecchio sul rendimento complessivo dell'opera composta (in questo caso infatti i brani sono tutti molto simili l'uno all'altro e alla lunga c'è il rischio che possano annoiare...). Per il resto "Les mémoires blessées" riconferma le buone capacità del sestetto, particolarmente abile nel riuscire a dar vita a un sound molto oscuro e malinconico ma allo stesso tempo dolce e soave. Molto apprezzabile è anche la prova della cantante, a dir poco fondamentale per la resa di tutti i brani, nei quali la voce ha sempre un ruolo da assoluta protagonista. Non so se con questa nuova release i Dark Sanctuary riusciranno a farsi conoscere da una tipologia di ascoltatori più varia di quella che li ha sostenuti finora, ma ai vecchi fans raccomanderei senz'altro di andarsela a sentire perché non credo proprio che li potrà deludere.
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