Talvolta fare ordine tra i propri CD offre la possibilità di mettere le mani su qualche album che stavi colpevolmente trascurando da davvero troppo tempo, tutto preso dall'ultima
new sensation.
"
Warchants & Fairytales" è stato l'album che mi ha fatto conoscere questa formazione svedese, che purtroppo non ha mai dato la necessaria continuità alla propria proposta musicale.
Un vero peccato. Per loro, soprattutto per il bravo e modesto
Tomas Wäppling, ma anche per gli appassionati del Power Metal, e tra questi, il sottoscritto (che ai tempi scrisse la seguente recensìone) e il nostro Gianluca Grazioli.
[ ... Capita, che talvolta un album salti fuori all'improvviso e ti riappacifichi con il mondo... via lo stress... le bollette... i Metallica... e ci dai con del sano Power Metal! "
Warchants & Fairytales" è finito abbastanza casualmente nel mio lettore ma continua a non volerne uscire. No! Non si è rotto (Estizi non portare sfiga!) ma sta subendo gli stessi effetti che qualche anno fa gli fece "Glory to the Brave" degli Hammerfall.
I
Freternia, anche loro svedesi, si rifanno ai gruppi storici del genere, ma il power speed melodico di questo quintetto mostra pochi spiragli alle critiche (ovviamente a parte l'originalità), il singer
Pasi Humppi è in possesso di una delle migliori voci tra quelle proposteci dalle nuove leve, ed i brani, oltre ad essere ben realizzati ed eseguiti, sono veramente coinvolgenti. L'opener "
The Worst Of Enemies" sta lì a dimostrarlo, con la doppia cassa ed i cori epici in primo piano. Il loro sound è impreziosito dalla più che valida coppia dei chitarristi,
Mikael Bakajev e
Patrik Lund (quest'ultimo attualmente non più in formazione), ma è
Pasi Humppi a colpirmi maggiormente, a dispetto dei "soliti" testi (draghi... guerrieri... power of steel... ma che c'è di male!!) mostra una bella voce, non troppo alta e dalla discreta personalità. Ad essere pignoli, ho notato che nelle battute prima degli assoli vi sono evidenti riferimenti a "Bridge of Death" dei Manowar, ma questo nulla toglie al brano, anzi. Maggior grinta nella successiva "
Ride with the Wind" con
Pasi che si adatta con facilità ai ritmi più sostenuti del brano, ma in seguito si destreggia benissimo nella lenta e delicata "
Dragonsong", dove fa la sua apparizione anche un pianoforte. Si torna infine a correre con i due successivi, e conclusivi episodi, "
Friends In Enemyland" e "
The Flame".
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Warchants & Fairytales" è un album che consiglio a tutti i divoratori di Power Metal, e penso che sarà apprezzato maggiormente da chi, dei Nocturnal Rites, preferisce i vecchi lavori all'ultimo "Afterlife".
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