Finalmente! Finalmente del buon power metal all'italiana, prodotto coi fiocchi, suonato coi fiocchi e cantato coi fiocchi! E' un periodo in cui mi sono capitate recensioni negative su gruppi italiani, per i motivi più disparati, e questi
From the Depth arrivano a spazzare via ogni dubbio sulle abilità della nostra amata penisola.
I
From the Depth sono 5 ragazzi di Parma nati nel 2008, uniti dalla comune passione per il power metal, in particolare di veri e propri gruppi capisaldo del genere quali
Stratovarius e
Sonata Arctica. Ed è innegabile che durante tutto lo scorrere del disco i riferimenti ai gruppi citati si sprechino, ma l'abilità con la quale i parmensi riescono a suonare la loro musica fa passare decisamente in secondo piano il sentore di qualcosa di eccessivamente derivativo.
Si parte benissimo con una copertina molto evocativa, che per la contrapposizione tra rosso e blu, tra caldo e freddo richiama molto le prime copertine dei Sonata Arctica. Bello anche il logo del gruppo, che richiama invece vagamente quello dei greci Firewind.
Ma parliamo del fattore musicale, quello più importante: i
From the Depth ci sanno fare. E sanno fare tutto, spaziando tra i vari cliché che un buon album power metal deve rispettare.
Si parte infatti con l'intro
"Back to Life", che da anche il titolo all'album, passando attraverso tipiche cavalcate in doppia cassa quali
"You Just Have to Fly" e
"Live for Today", momenti più intimi come la ballad
"Nenia", mid-tempo quali
"Nothing to You" e addirittura due strumentali, la centrale
"Lack of Emotion" (abbastanza evitabile a dirla tutta) e soprattutto la splendida e conclusiva
"Leading My Essence Above All", dove il certosino lavoro alle tastiere di
Davide Castro raggiunge il suo apice.
In tutto ciò abbiamo finalmente (quante volte l'ho detto oggi?) a che fare con un cantante di tutto rispetto,
Raffaele Albanese, dotato di una gran bella voce e soprattutto dell'ulteriore e non sottovalutabile dono di saperla utilizzare in maniera oculata, senza eccedere troppo in acuti mozzafiato ma dosandola adeguatamente tra i brani a sua disposizione.
Un debutto davvero di buonissimo livello insomma questo dei
From the Depth, che ci dimostrano come anche dalla nostra Italia possa venir fuori del buon power metal, senza dover per forza scomodare la Scandinavia.
Quoth the Raven, Nevermore..
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