Copertina SV

Info

Anno di uscita:2011
Durata:135 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. DISC 1
  2. 1ST DEMO
  3. 47 SONG DEMO
  4. 88 SONG E.P.
  5. 88 SONG E.P.
  6. LIVE IN INDIANA - FEBRUARY 20, 1989
  7. A.C. SIDE OF SPLIT 7'' WITH SEVEN MINUTES OF NAUSEA
  8. A.C.SONGS FROM APOCALIPTIC CONVULSIONS 10'' (COMPILATION)
  9. 5,643 SONG E.P.
  10. 5,643 SONG E.P.
  11. ANOTHER E.P.
  12. ANOTHER E.P.
  13. LIVE IN SCHWÄBISCH HALL, GERMANY - APRIL 3, 1990
  14. LIVE IN BERLIN, GERMANY - APRIL 20, 1990
  15. DISC 2
  16. A.C. SIDE OF SPLIT 7'' W WITH MEATSHITS
  17. A.C. SIDE OF SPLIT 7'' W WITH PSYCHO
  18. A.C. SONGS FROM MASTER OF NOISE 12'' (COMPILATION)
  19. SIDE ONE OF UNPLUGGED E.P.
  20. SIDE TWO OF UNPLUGGED E.P.
  21. SIDE ONE OF LIVE E.P.
  22. SIDE TWO OF LIVE E.P.
  23. RIVERBOTTOM NIGHTMARE BAND
  24. BOY GEORGE
  25. ANAL CUNT THEME SONG (INSTRUMENTAL)
  26. EVEN NEWEST H.C. SONG #1
  27. PRECURSOR TO SONG #6 (INSTRUMENTAL)
  28. SONG #5

Line up

  • Seth Putnam: vocals, guitar

Voto medio utenti

Pur essendo un appassionato di grindcore devo ammettere che non ho mai perso realmente la testa dietro le follie musicali degli americani Anal Cunt.
Ho sempre trovato la loro proposta musicale troppo caotica e priva di senso rispetto a quella di Phobia Defecation, Righteous Pigs giusto per citare alcune band sorte nello stesso periodo.
La recente scomparsa del leader e master mind degli AC, Seth Putnam, avvenuta pochi mesi fa unita alla presente collazione di vecchi e difficilmente reperibili lavori della band relativi al periodo 1988-1991, ci fornisce l'occasione per porre per l’ultima volta i riflettori sulla controversa band del Massachusetts.
Come potete facilmente intuire, ci troviamo fra le mani un lavoro che solo gli appassionati più oltranzisti potranno apprezzare veramente e che la maggior parte dell’audience metallica troverà, usando termini educati, irrazionale e cacofonico.
Se analizzato in maniera distaccata, il nichilismo a 360° suonato a velocità iperboliche da parte degli AC non offre appigli né spunti per essere “salvato” da qualsiasi recensore affronti l’analisi di “The old testament”.
Non mi stupirei affatto se qualcuno appiccicherà al cd l’etichetta di “pattume sonoro”, con un testo condito da insulti vari scritto di getto dopo l’ascolto di un paio di brani così da mettersi rapidamente in pace con la propria coscienza e con gli impegni presi col caporedattore di turno.
Se invece si parte dal presupposto che quando Putnam fondò gli AC lo fece con lo scopo esplicito di produrre non-musica scombinando riff, battute condite da liriche oltraggiose quanto ironiche (v. "You Were Pregnant So I Kicked You in the Stomach" o "I Went Back in Time and Voted for Hitler"), arrivando, come potete leggere scorrendo la scaletta del presente doppio cd, ad omettere i titoli delle proprie canzoni; converrete con me gli AC hanno raggiunto tutti i propri obiettivi.
Come una band senza talento alcuno abbia potuto raccogliere un seguito considerevole rimane difficile da capire soprattutto per chi passa ore ed ore ad esercitarsi con il proprio strumento musicale, ma gli AC sono (erano) la dimostrazione di come il giusto mix di follia e determinazione possano essere più forti di tutto e di tutti.
Per questo e per tanto altro posso solo aggiungere “riposa in pace Seth”.

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