Tirando in ballo la scena metal estrema proveniente dall'Australia vengono immediatamente considerati nomi di band come Destroyer 666 ed Abominator, eppure molto prima che queste formazioni esistessero i misconosciuti Blood Duster già muovevano i ìprimi passi grazie ad album come "Fisting The Dead" o "Yeest". La folle cricca proveniente dalla terra dei canguri torna oggi sulle scene con un nuovo lavoro, dal titolo omonimo, contenente ben 26 canzoni per 36 minuti. Chi non avesse mai ascoltato la proposta dei Blood Duster potrebbe rimanere sorpreso dall'estrema varietà del sound, che accomuna ad un viscerale amore per i Motorhead influenze mutuate dal grindcore più furioso al death metal cadenzato, dal rockabilly di sapore sudista (non sto scherzando!) ad un thrash vicino ai primi Sodom. Una grande calderone di elementi che la formazione rimesta in ogni canzone, saltando spesso da un riferimento all'altro senza alcun esplicito ordine logico. Eppure l'ascolto di "Blood Duster" non potrà non intrattenere gli amanti delle band sopraccitate: titoli come "For Those About To Fuck", parafrasato da un'altra band Australiana ben più nota, o "Sk8ergrrl", palese presa in giro del noto brano di Avril Lavigne, mostrano un'attitudine invidiabile e degna di rispetto. Esilaranti le 5 bonus track, comprensive di gemme come "66.6 On Your Fm Dial" e "Ticket To Ride" (anche dopo ripetuti ascolti non sono riuscito a capire se si trattasse o no di una cover del famoso brano dei Beatles). In conclusione, quest'album è destinato esclusivamente ad una ristretta elite, la quale, però, non potrà esimersi dal confermare ai Blood Duster il ruolo di cult band.
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