Copertina SV

Info

Anno di uscita:2011
Durata:38 min.
Etichetta:Roadrunner Records

Tracklist

  1. CHAOS LIVES IN EVERYTHING
  2. KILL MERCY WITHIN
  3. MY WALL
  4. NARCISSISTIC CANNIBAL
  5. ILLUMINATI
  6. BURN THE OBEDIENT
  7. SANCTUARY
  8. LET'S GO
  9. GET UP!
  10. WAY TOO FAR
  11. BLEEDING OUT

Line up

  • Jonathan Davis: lead vocals, electronic bagpipes
  • James "Munky" Shaffer: guitars
  • Reginald "Fieldy" Arvizu: bass, additional guitars
  • Ray Luzier: drums, percussion

Voto medio utenti

Ringraziate il cielo che mi si sia rotta la videocamera.


“Voglio cambiare le cose; voglio fare cose che la gente non si aspetta da noi; voglio creare arte che sia differente e non conforme a ciò che va di moda adesso. Non abbiamo fatto un album dubstep, abbiamo fatto un album dei Korn.”

Ecco, adesso cercate, nella dichiarazione di Jonathan Davis qui sopra tradotta, le due ca**ate clamorose.

Trovate? Si? Bravi. No? Non importa.

La sindrome di Lars Ulrich colpisce anche i Korn, che decidono bene (!!!) di fondere il loro sound con una manciata di nomi dubstep, genere che il sottoscritto non sa nemmeno cosa sia, ma dev’essere una di quelle cose che fanno quelli che mettono i dischi. Il risultato è un aborto vergognoso, che non ha alcuna attinenza con i generi trattati su Metal.it, ossia rock, metal e divagazioni sull’argomento.

Non spenderò più di tanto per raccontarvi il disco; se vi interessa, potete sentirlo interamente in streaming, comprarlo, o cercare delle recensioni adeguate su siti che si occupano di dubcoso, lì. Essere curiosi, aperti e sperimentali è una cosa che apprezzo molto. Fare gli sboroni con i soldi guadagnati sul sudore dei metal fans per fare delle porcate solo per soddisfare appetiti personali, è una cosa indegna.



P.S. il 'senza voto' si riferisce al fatto che non sono titolato per recensire albums dubstep. Con la scala di giudizio che riguarda le mie competenze musicali, questo disco prende 2, per la produzione.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 gen 2019 alle 16:54

penso che qualcuno debba prendere questo album, ed elevarlo al pari di qualche roba trash neanche all'italiana. Potremmo definirla la tamarrata del secolo, ci pensate ora a distanza di anni che se su youtube qualche adolescente si è fissato con la dubstep, è stato grazie a questo album, da quelle canzoni skrillex è entrato nel mondo della musica con i suoi "capolavori". la cosa che fa ridere è chedi questa trashata tutti ne hanno guadagnato tranne i korn, tra una canzone qui e robe tipo despacito scelgo la morte atroce in stile medievale. Fate un lavaggio del cervello a J. e togliete dalla sua testa la parola "sperimentare"

Inserito il 06 gen 2012 alle 14:35

Se avessi ascoltato i primi 4 album dei Korn e sucessivamente The Path of Totality avrei pensato che J.Davis avesse cambiato tutti i componenti del gruppo (della formazione originale sono 3 su 4)! Ed allora continuo a chiedermi cosa può essere successo......perchè stravolgere così tanto il proprio sound? Più ci penso e più sono convinto che semplicemente il sacro fuoco del Metal o se volete la rabbia che ti spinge a trasformare le tue emozioni in musica sia completamente scomparsa dai Korn. Quindi come musicista cosa ti rimane, o ti ricicli come i Maiden (che adoro ma che effettivamente sono in declino costante da Seven Son in poi...con l'esclusione di Fear of the dark e Brave New World) o provi a sperimentare per trovare nuovi stimoli. Probabilmente questo è un album di transizione che porterà i Korn a incidere album sempre meno Metal e sempre più sperimentali, nella speranza di creare un capolavoro non Metal ma di un genere incalssificabile.......per ora sicuramente non ci sono riusciti. Tra riciclarsi e provare a evolvere il proprio sound hanno scelto la via più difficile e sicuramente meno commerciale, o almeno questa è la mia opinione! Voto album 6,50 Good Heavy 4ever

Inserito il 28 dic 2011 alle 13:52

Quoto Mr. Black!Non sono certo un fanatico dei Korn e non vado in discoteca...

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