I
Lost Dimension vengono da San Salvo, Abruzzo. Nelle liner notes che accompagnano questo demo, la band ci spiega la scelta di suonare un progressive metal senza molti fronzoli, diretto ed incentrato su tematiche catastrofistiche, da cui il titolo “
Another Dimensional Crack”. Ma, sinceramente parlando, ciò che mi aspetta all’interno del suddetto cd è tristemente al di sotto della soglia della sufficienza. Una intro strumentale e tre brani sono di certo pochi per valutare una band, ma ci sono varie spie che spingono il recensore verso un giudizio poco lusinghiero: arrangiamenti e cambi di tempo musicalmente troppo slegati tra di loro, un cantato in un inglese che grida vendetta, ed una generale poca esperienza che ti aggredisce alle orecchie, soprattutto se ci si imbatte in un genere, il progressive metal, che richiede una soglia tecnico/strumentale minima di un certo livello.
I tre brani invece, ahinoi, non fanno altro che evidenziare le tante lacune dei 5 abruzzesi, cui mi sento di raccomandare tanto lavoro in sala prove, ed un serio esame di coscienza sugli obiettivi che si intendono raggiungere. La band ha di sicuro delle potenzialità, ma c’è ancora tanta, ma tanta strada da fare. Forza ragazzi.
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