Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:45 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. METAL IS FOREVER
  2. SUICIDE AND MANIA
  3. VISIONS OF FATE
  4. SEA OF FLAMES
  5. THE HEALER
  6. SACRED ILLUSIONS
  7. IN METAL
  8. SOULCHASER
  9. COLONY 13
  10. WINGS OF DESIRE
  11. HEART OF A BRAVE
  12. DEVIL'S GROUND

Line up

  • Ralf Scheepers: vocals
  • Tom Naumann: guitars
  • Stefan Leibnig: guitars
  • Matt Sinner: bass
  • Randy Black: drums

Voto medio utenti

Rieccoli qua! Udite, udite, la ciurma di Mastrolindo - Ralf Scheepers torna alla carica, e lo fa (non è nemmeno il caso di dirlo) senza cambiare quello che è sempre stato il suo marchio di fabbrica, ossia la pressochè totale mancanza di inventiva. Fiumi di inchiostro sono già stati sprecati per accusare la band di essere uno spudorato clone di acts come Priest, Accept e compagnia bella, ma il sottoscritto ,a cui tra l'altro non importa praticamente niente dell' originalità e dell'inventiva, si limiterà alla fredda cronaca (per dirla come Antonio Albanese). "Devil's Ground" è il sesto capitolo della discografia della band di Sinner e Scheepers e segue da vicino il discorso già intrapreso dalla band con il precedente "Black Sun": il sound dela band infatti si è fatto - a tratti - ancora piu' oscuro e "minaccioso" rispetto ai pezzi, a volte fin troppo sempliciotti, di "Nuclear Fire". L'opener "Metal is Forever" mette subito in chiaro le cose riguardo a cosa aspettarsi da questo album: classic metal con più di una influenza speed e qualche passaggio melodico. Il sound dei Primal Fear è come sempre caratterizzato dai possenti riffoni modello "schiacciasassi" di Leibnig e Naumann e dalla quadrata e precisa sezione ritmica formata da Matt Sinner e Randy Black, che ha dato buona prova di sè sostituendo in maniera egregia Klaus Sperling (compito, per la verità, non proprio impossibile), anche se il trademark principale della band è sempre la voce ruvida come la carta vetrata di Scheepers.Il resto dell' album, a dirla tutta, non è molto diverso da quanto detto fin qui, fatta eccezione per alcuni pezzi, quali ad esempio la bella "Colony 13", vagamente fantascientifica sia nel testo, che nelle lead. La produzione si assesta sui soliti buoni livelli generalmente garantiti dalla sempre piu' onnipotente Nuclear Blast, con chitarre affilate come rasoi e una batteria che più pacchiana non si puo'. Vi sarete ormai resi conto che " Devil's Ground" è "il solito disco dei Primal Fear", questo però non vi deve far necessariamente pensare al peggio: se da un lato infatti è vero che l'inventiva di Sinner, Scheepers e soci è uguale a zero, è anche vero che acquistando un disco dei Primal Fear si è quasi sempre certi di non restare delusi; e in effetti siamo di fronte ad un album onesto e ben suonato: i fan della band corrano subito a compralo (ci andrete a nozze), chi invece non apprezza il combo tedesco, ne stia alla larga, perchè questo è "il solito disco dei Primal Fear".

Recensione a cura di Marco 'Magò' Colombo

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