Dopo qualche anno di gavetta nella scena underground tedesca, i Disillusion giungono al tanto agognato debutto discografico con questo "Back to Times of Splendor" e lo fanno firmando per una grande label come la Metal Blade. Il genere proposto dalla band è un miscuglio di vari stili e sonorità derivanti dal death metal più melodico. Andiamo quindi dai pezzi tirati in stile Soilwork, ai riff intricati alla Death, ai pezzi più ricercati in stile Opeth con il costante alternarsi delle voci screamy/growl alle voci pulite. Proprio queste ultime ricamano spesso delle melodie azzeccatissime che richiamano l'attenzione dell'ascoltatore in più punti. Ma è proprio dell'attenzione dell'ascoltatore che vorrei parlare... in effetti le sei canzoni contenute in quest'album regalano dei momenti di grande qualità e dei killer riffs eccezionali, però l'eccessiva durata dei singoli pezzi e l'elevata dispersione per quanto rigaurda la struttura, portano l'ascoltatore a distrarsi più di una volta e a "tornare a svegliarsi" solo quando arriva il riff accattivante o la melodia che abbiamo sentito 4 o 5 minuti prima...e nel mezzo che cos'è successo? boh!!! Quindi và da sè che per poter apprezzare appieno questo lavoro è necessario innanzitutto avere la voglia di dedicargli un ascolto approfondito ed interessato. Una volta appurato questo, potete andare sul sicuro, visto che le composizioni e gli arrangiamenti di questo "Back to times of splendor" sono davvero di ottima qualità e meritano l'attenzione di tutti gli appassionati del genere. Da ascoltare!
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