Copertina 6

Info

Anno di uscita:2011
Durata:46 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. FEED THE EXTERMINATION
  2. TREMENDOUS BRUTALITY
  3. CANCER
  4. OVULATION BITCH
  5. STORAGE OF ANGER
  6. DOG IN THE MANGER
  7. DE-ORGAN-IZER
  8. ABUSE
  9. TRUST IN GOD
  10. 'TIL I'M DEAD

Line up

  • Mario Vogel: vocals
  • Klaus "Heiner" Ullrich: bass, guitars
  • Frank Schölch: guitars
  • Thomas "Lubber" Krämer: drums

Voto medio utenti

Force yourself, it's time for breakin' out
Charge, protest and demonstrate, they must hear us...


La paura di una cocente delusione è sempre lì, dietro l'angolo...

Ho rimandato più che ho potuto l'approccio a "Feed the Extermination", seconda uscita per i Vendetta dopo il loro rientro in attività del 2002, che segue a qualche anno di distanza il loro terzo album, "Hate", realizzato nel 2007.

Negli anni d'oro del Thrash Metal Teutonico i primi due lavori dei Vendetta brillavano di luce propria, ok ... quasi: le influenze di Metallica, Exodus e Megadeth erano evidenti, ma sia "Go and Live... Stay and Die" sia "Brain Damage" erano perlomeno un gradino sopra alla maggior parte delle uscite contemporanee.

"Hate", ed ora "Feed the Extermination", non portano certo i Vendetta a rinnegare le ispirazioni appena citate, e su entrambi i dischi non mancano brani furiosi, ritmi spezzacollo e tantomeno un cantato frontale ed abrasivo, ma la magia sembra perduta.
E con questa anche gran parte della lineup originale, della quale è sopravissuto solo il bassista Klaus "Heiner" Ullrich, mentre il drummer Samson, e sopratutto la coppia di chitarristi e cantanti formata Michy e Daxx, sono andati. Infatti, alla voce ora troviamo Mario Vogel, cattivo ed incazzato il giusto, ma che non appare assolutamente in grado di riallacciare il nuovo percorso musicale con il glorioso passato della band.
Questo non era riuscito al monolitico ma poco più che mediocre "Hate" e non riesce nemmeno ora a "Feed the Extermination", per quanto qui siano evidenti alcuni passi avanti sia nel cantato di Mario Vogel, qui meno Hetfield dipendente, sia per un songwriting più snello e suoni maggiormente taglienti.

Progressi messi subito in evidenza dalla titletrack, piazzata in apertura, peccato che subito dopo "Tremendous Brutality" e "Cancer" smorzino un po' l'entusiasmo: un gran pestare ma senza molto fosforo. Le cose migliori arrivano in coincidenza di "Dog in the Manger" (finalmente le chitarre escono dal loro tran tran) e del buon groove trasmesso da "De-Organ-Izer".
Il tutto senza che "Feed the Extermination" susciti chissà quali entusiasmi, ma nemmeno finisca con il tirarsi addosso feroci critiche. Che dire... beh, oggi i Vendetta fanno parte di quel novero di formazioni che suonano Thrash Metal, bravine e devote, ma senza particolari personalità o segni distintivi.

Sì, vendetta, tremenda vendetta!

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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