Desaster - The Arts of Destruction

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2012
Durata:40 min.
Etichetta: Metal Blade Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. THE ARTS OF DESTRUCTION
  3. LACERATE WITH HANDS OF DOOM
  4. SPLENDOUR OF THE IDOLS
  5. PHANTOM FUNERAL
  6. QUEENS OF SODOMY
  7. AT HELL'S HORIZON
  8. TROOPS OF HEATHENS – GRAVES OF SAINT
  9. POSSESSED AND DEFILED
  10. BEYOND YOUR GRACE
  11. OUTRO

Line up

  • Infernal: Guitars
  • Odin: Bass
  • Tormentor: Drums
  • Sataniac: Vocals

Voto medio utenti

Nel lontano 1996, attratto dal titolo del disco e dalla misteriosa copertina, acquistai "A Touch of Medieval Darkness" dei teutonici Desaster: fu un amore a primo ascolto!
Un black metal violento ed ignorante con una atmosfera epica e medievale davvero avvincente.
Da allora ho sempre seguito le gesta del gruppo di Coblenza, che nel frattempo è diventato una "istituzione" all'interno della scena undeground ed autore di una serie di dischi uno più bello dell'altro, sebbene la loro vena epicheggiante si sia persa a favore di un assalto sonoro sempre più vicino al thrash degli anni '80.
Ora, a distanza di sei anni dal precedente "Satan's Soldiers Syndicate", i nostri rilasciano sul mercato, per la prestigiosa Metal Blade, il qui presente "The Art of Destruction" un lavoro, che sin dal titolo, è una vera e propria dichiarazione di intenti.
Siamo di fronte,infatti, ad un marcio assalto black/thrash che non lascia respiro e che, letteralmente, ti prende a calci in culo dall'inizio alla fine.
La buona notizia, almeno per me, è che i Desaster riprendono le sonorità dei loro esordi avvolgendo i brani con un mantello di nera epicità che ne esalta l'impeto distruttivo.
Brani come la dirompente title track, la meravigliosa "Splendour of the Idols" o la lunga ed epicissima "Possessed and Defiled" sono veri e propri inni di battaglia per cavalieri senza macchia e senza paura pronti a combattere sui campi imbevuti dal sangue dei nemici.
Per il resto, lungo le undici tracce del disco ascolterete un violentissimo thrash metal debitore dell'insegnamento di Destruction e Kreator magistralmente declinato in una oscura veste black metal all'interno della quale Infernal si dimostra la solita, micidiale, macchina da riff e l'ugola cartavetrata di Sataniac lacera le orecchie dell'incauto ascoltatore senza lasciargli scampo.
"The Art of Destruction" è, senza mezzi termini, un disco bellissimo e sincero che ci testimonia il valore di una band che, in giro da oltre vent'anni, ha sempre e solo seguito il proprio istinto senza piegarsi a niente o nessuno.

Indossate gli elmi e le spade e preparatevi al combattimento!
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 mar 2012 alle 22:03

Grazie per questa recensione, questo disco mi sta piacendo un sacco. Prego.

Inserito il 13 mar 2012 alle 02:16

L'album è davvero "ignorante", e forse per questo necessariamente meno epico ed evocativo di quanto nn lo fosse il leggendario debut. Resta cmq il fatto ke "The Arts Of Destruction" sia un grandissimo lavoro!

Inserito il 12 mar 2012 alle 19:26

Grazie per questa recensione, questo disco mi sta piacendo un sacco.

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