Live di
Glenn Hughes ce ne sono in giro tanti, oltre ai due leggendari
Burning Japan Live e
Soulfully Live In The City Of Angels. Pochi hanno effettivamente fascino e senso, ma questa nuova uscita fa eccezione per un unico, straordinario fatto: la riproposizione di un’intera scaletta dominata dai pezzi dei
Trapeze come tributo al chitarrista scomparso
Mel Galley. Così, mentre il primo dei due dischi è riservato a pezzi dei
Deep Purple e della carriera solista di Hughes, tutto il secondo disco è dedicato alla band in cui la carriera di Glenn ebbe inizio.
Registrato nel 2009 nella sua città natale, Wolverhampton, l’album non si contraddistingue certo per freschezza e qualità di registrazione, ma conserva efficacemente tutta la magia dell’evento, fruibile anche in DVD. La band si mostra decisamente in forma, soprattutto riguardo al drummer, che rispetto all’esperienza vissuta a Milano durante lo stesso tour si riscatta in pieno. Glenn è sempre la solita, istrionica,
Voice of Rock, per non parlare del basso: una mazzata in pancia di precisione rara e preziosa.
Dunque cosa volete sapere? Se comprarlo o meno? Io me lo compro, perché un significato ce l’ha e per chi ha il gusto della collezione è un ottimo acquisto. Se invece volete avvicinarvi al mondo di Glenn Hughes non è il caso di iniziare da qui.
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