Il nuovo platter dei finlandesi
Swallow The Sun segue a tre anni di distanza il precedente (ed ottimo,
leggere per credere) "New Moon" e sfodera un titolo che pare uscito da un qualsiasi album power metal, oltre che una copertina di dubbio gusto. Facete considerazioni a parte, entriamo nel merito di questo nuovissimo
"Emerald Forest And The Blackbird" che si propone come continuazione del discorso musicale del suo illustre predecessore: l'inizio è sicuramente ottimo, con una manciata di brani davvero notevoli, su tutti la titletrack nonchè opener, "This Cut Is The Deepest" e "Cathedral Walls", con tanto di guest appeareance di
Annette Olzon dei
Nightwish in grado di dare quel quid in più al pezzo, di cui trovate il video in calce. Il death/doom/gothic degli Swallow The Sun è ancora carico di suggestioni, emozioni e si rivela in grado di creare una grande sinergia tra parti più pesanti e death ed altre più malinconiche e tristi, anche grazie alla sapiente alternanza tra growl e voce pulita del cantante Mikko Kotamäki, anche se rispetto al recente passato è da regitrare come il gruppo preferisca dare maggiore spazio alla propria componente gotica e decadente. Questo aspetto è presente soprattutto nella seconda parte del disco, dove le atmosfere si fanno più dilatate e dove le tastiere di Aleksi Munter possono dare il loro apporto. Gli Swallow The Sun portano avanti anche la loro personalissima saga "The Horror", questa volta con la lunga "Labyrinths Of London", un ottimo brano che racchiude al suo interno le varie anime che convivono nella musica del gruppo finlandese e che costituisce la continuazione ideale del disco e della saga.
Probabilmente in futuro la band coltiverà con maggiore attenzione il proprio lato melodico a scapito di quello più aggressivo e strettamente metal; intanto godiamoci questo buon disco che non mancherà di emozionare i fan del gruppo, anche se probabilmente è un gradino sotto alla produzione passata degli Swallow The Sun.
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