Si conclude la serie di ristampe che la Lion Music sta effettuando sul repertorio di
Ian Parry, talentuoso vocalist (di casa negli Elegy) che, dal 1999, ha dato vita ad un progetto prog nominato “
Consortium Project”. Il ‘progetto’ ha visto Ian e soci sfornare cinque albums, di cui
l’ultimo uscito l’anno scorso, legati tra di loro da un concept sci-fi su un’umanità che smarrisce il suo passato e lentamente tenta, raccogliendo indizi e tracce di ciò che fu, di riscostruire la propria storia.
Questo quarto capitolo, “
Children of Tomorrow”, ha visto la luce nel 2007 (
qui potete leggere la nostra recensione di allora), e viene adesso accompagnato da due bonus tracks, “
Aches & Pain” e l’acustica “
Let the Wind Carry You Home”.
Fin qui la fredda cronaca. Entrando nello specifico, vale il discorso fatto per tutti gli altri volumi di questa ristampa: vi basti leggere le nostre
recensioni dell’epoca, per farvi un’idea precisa di costa contenga questo capitolo 4. Dal mio personale punto di vista, ho sempre reputato l’intera opera un filo pretenziosa e fin troppo pompata, pur contenendo ottima musica al suo interno. Ma, parliamoci chiaro, ristampare un album del 2007 mi pare davvero troppo, considerando le già esigue finanze che il metallaro medio si trova nelle tasche di questi tempi. Il Consortium Project è stato un esperimento molto interessante, ed ha visto ruotare intorno a Parry una pletora di musicisti di altissimo livello, ma difficilmente immagino che qualcuno possa andare a collezionare una tale quantità di ristampe. La cosa può valere per il nuovo estimatore di Ian Parry, che adesso può usufruire del pacchetto completo ristampato, rimasterizzato e con svariate bonus tracks. Più che altro, credo sia una mossa della Lion Music che ha acquisito l’intero catalogo del Consorzio, e lo rende quindi disponibile sotto la sua bandiera. Insomma, ancora una volta e per l’ultima volta, consiglio l’acquisto principalmente a chi si fosse perso l’uscita cinque anni fa. Due bonus (carine e ben inserite nel sound del disco, ma poco più) ed un remaster non imprescindibile, a mio avviso, non giustificano l’ennesimo esborso.
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