Copertina SV

Info

Anno di uscita:2004
Durata:40 min.
Etichetta:Jester
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE EBONY HORSE
  2. PRINCE KAMAR
  3. GOOSE, POOR GOOSE
  4. THE NIGHT EMPTY OF ALL STORIES
  5. FRIENDLY PLACE/THE BELIEVER
  6. COST OF PLEASURE
  7. DAUGHTER OF BRIGHTNESS
  8. EARS
  9. PEARL-HARVEST
  10. KEYS

Line up

  • Lars Pedersen: voice, keyboards, guitar, bass, drums
  • Øyvind Borgemoen Lyse: keyboards, accordion
  • Nils Arne Øvergaard: guitars

Voto medio utenti

I norvegesi When sono attivi da quasi vent'anni e, specie in madrepatria, sono diventati una sorta di band di culto per merito di album come "Svartedauen/The black death", "Drowning but learning" e "Psychedelic wunderbaum". Di certo non si può affermare che questi ultimi non fossero caratterizzati da una buona dose di originalità, né mi sognerei mai di dire una cosa del genere riguardo al nuovo "Pearl-harvest", grazie al quale il terzetto si riconferma come uno dei gruppi più bizzarri provenienti dalla terra dei fiordi, in grado di produrre materiale che lascia a dir poco spiazzati! I brani contenuti in questo lavoro sono tutto tranne che facilmente etichettabili o inquadrabili: davvero non riesco a immaginare cosa spinga gli When a comporre musica così palesemente assurda, ma forse il loro intento è proprio quello di sorprendere l'ascoltatore con le trovate più improbabili e fuori da ogni logica. Nel cd sembra di sentire i Belle And Sebastian (!!) mixati con sonorità arabeggianti (non per nulla tutti i testi sono tratti dalle "Arabian nights"), ma non mancano neanche le song d'ispirazione etnico/tribale, quelle contenenti dei richiami all'elettronica e molto altro ancora... Ogni tanto spuntano fuori cose impensabili come il suono delle cornamuse, il cinguettio degli uccelli o addirittura musiche che potrei definire come ritualistic/ambient, e il bello di tutto ciò è che il risultato finale non è la cacofonia pura e semplice, ma un qualcosa che tutto sommato si è portati ad ascoltare con curiosità, visto che è impossibile immaginare a priori come i brani si evolveranno e quali sorprese ci potranno riservare. Non c'è quindi situazione più adatta di questa per parlare di sperimentazioni e avanguardismo, ma è anche vero che un prodotto del genere crea non poco imbarazzo al recensore: come si può parlar bene oppure male di una cosa così fuori di testa? Dare un giudizio in questo caso non avrebbe molto senso perché la musica degli When è tutto e il contrario di tutto, può essere a tratti affascinante e a volte insopportabile, può strabiliare o stizzire, incuriosire o annoiare, e tutto questo nell'arco di una quarantina di minuti complessivi, che non sono neanche tantissimi se si pensa alla sfilza di generi che ci viene proposta! Dubito quindi che la maggior parte dei lettori di Eutk potrà avere un interesse per questo tipo di sonorità, davvero lontane anni luce dall'universo metal. Forse solo i più increduli e temerari avranno il coraggio di andarsi ad ascoltare questa release, ma se per caso ne rimarranno delusi non potranno dire che non erano stati avvertiti!!
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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