A che gioco state giocando?
Basta un ascolto, anche distratto, di questo "Cognitive" degli svedesi (di base) Soen per arrivare alla domanda di cui sopra, a che gioco state giocando? Il perchè è subito detto: sembrano i TooL, in tutto e per tutto, dalla copertina alla produzione, dai suoni alla voce ai titoli delle canzoni, ogni secondo, centimetro, respiro di "Cognitive" rimanda irrimediabilmente a Keenan&Co. Quindi, cari Soen, a che gioco state giocando?

A mio modo di vedere, a un gran bel gioco.
Si perchè in un mondo ideale, uno dove i TooL non sono mai esistiti e Maynard James Keenan si chiama ancora James Herbert Keenan, "Cognitive" dei Soen sarebbe un mezzo capolavoro, senza se e senza ma. Un album innovativo, che mischia saggiamente il miglior prog dei Porcupine Tree e dei To..no, ho detto che non esistono..dicevo, il miglior prog dei Porcupine Tree aggiungendo elementi originali, riflessivi, malinconici, culminando in un tourbillon di musica ed emozioni da far rizzare i peli su tutto il corpo, ad ogni nota.
Andiamo dai momenti più prettamente prog, quali la conclusiva "Savia" e l'iniziale "Fraccions" (l'opener "Fraktal" è poco più che un'intro), a quelli più riflessivi e armonici quali "Delenda" o "Canvas", passando per la pesante malinconia di "Oscillation", forse la migliore canzone dell'album assieme alla già citata "Savia" (della quale è stato tratto un video visibile poco sotto), con l'intro di basso di uno Steve DiGiorgio assoluto protagonista, anche se a volte il suo strumento in fase di mixaggio sembra suonare un po' imballato e non all'altezza degli altri strumenti
E parlando di altri strumenti non possiamo esimerci dal citare uno strepitoso Martin Lopez alla batteria: l'ex Opeth e Amon Amarth sfodera una prestazione maiuscola, oscurando senza problemi il suo sostituto Axenrot, dilettandosi spesso e volentieri in ritmi al limite del tribale, che ottimamente si sposano con la chitarra del carneade Kim Platbarzdis, il cui lavoro non può non ricordare in maniera innegabile quello di Adam Jones su "Aenima" e soprattutto "Lateralus".
Un attimo, ho detto che i TooL non esistono! Dannazione quant'è difficile..
Ma parliamo del vocalist, il semi-sconosciuto Joel Ekelof, ex dei Willowtree e praticamente al debutto sul grande palcoscenico, che mette da parte paure e timori e imbecca una prestazione semplicemente perfetta, riuscendo a donare con la sua voce quella componente mancante e assolutamente necessaria a legare insieme le varie componenti del suono dei Soen.
A chi assomiglia? In tutta onestà, a un incrocio tra Mikael Akerfeldt e Maynard James Keenan. E chi è questo Maynard James Keenan? Ok, è il cantante dei TooL, che a restare dietro le quinte dell'inesistenza fanno davvero una gran fatica.

E allora accusate "Cognitive" di essere un "Lateralus Side B", accusate i Soen di essere derivativi al 110%, accusate Ekelof di imitare Keenan con la sua voce e le sue linee vocali, accusate "Fraccions" di suonare terribilmente identica a "Schism". Fatelo, lamentatevi e dite pure che i Soen non sono originali, che sono la brutta copia dei TooL. Poi provate per un attimo, come ho fatto io, a dimenticarvi dei TooL, a fingere che non siano mai esistiti e a ri-ascoltare "Cognitive": vi renderete conto da soli che è un disco meraviglioso, che merita di essere ascoltato e apprezzato per quello che è e non per quello a cui somiglia così tanto.

Quoth the Raven, Nevermore..