Altro giro e altro regalo dalla
Relapse, che continua imperterrita la ristampa del catalogo a nome
Death: mentre lo storico manager del gruppo Eric Grief già parla della ristampa di "Spiritual Healing", esce sul mercato questo
"Vivus!", un doppio live album che raccoglie in un'unica uscita
"Live In L.A." e
"Live In Eindhoven" che uscirono nel 2001 e che nelle intenzioni della band e dell'etichetta (all'epoca la Nuclear Blast) servivano a raccogliere fondi per pagare le cure a Chuck Schuldiner. Comprensibile quindi ai tempi la fretta di pubblicare il materiale, che soprattutto per quel che riguarda il "Live In L.A." non gode certo di una cura dei suoni (e nel caso del DVD, delle immagini) adamantina, ma vista la nobile causa si tratta di dettagli che passano certamente in secondo piano. Difetti che sono invece meno accentuati nel "Live In Eindhoven", che suona in maniera più pulita e curata, oltre a presentare alcuni pezzi in scaletta diversi, come la mai troppo cagata "Lack Of Comprehension" o "Flattening Of Emotions". La ristampa dei dischi non presenta grosse differenze rispetto agli originali, se non forse un suono un filo più pulito e sistemato, ed è testimone di come la band di Chuck Schuldiner fosse una vera e propria macchina sulle assi del palco, affiatata e chrirugicamente perfetta nell'esecuzione dei brani. Fa un po' specie vedere come in tutte le note diramate la Relapse non faccia mai esplicitamente riferimento a "Live In L.A." e "Live In Eindhoven", ma genericamente a due concerti registrati al Whiskey A Go Go di Los Angeles e in Olanda: forse un tentativo di far passare "Vivus!" come un disco contenente materiale inedito e non come una mera ristampa?
"A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca"...
Le considerazioni che possiamo fare su questa uscita sono quindi le solite: avete già i due dischi dal vivo? "Vivus!" può restarsene tranquillamente sugli scaffali del vostro negozio di fiducia. Altrimenti potrebbe essere una buona occasione per colmare questa lacuna nella vostra discografia dei Death (ce l'avete tutta, vero???).
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