Se dopo due ottimi album riesci addirittura a far gridare al miracolo con il terzo, sei una grande band. E dal basso della mia autorità io conferisco ufficialmente agli
H.E.A.T. questo status, sicuro che nessuno mi potrà smentire. Potranno piacere o no, come tutti i gruppi del mondo, ma è innegabile che nel giro di pochi anni abbiano saputo conquistare la vetta dell’Olimpo hard rock con umiltà e merito. Questo album ha qualcosa di speciale, perché dalla prima all’ultima nota ti senti catapultato in un mondo che non c’è più da circa tre decenni e perché da giorni ormai mi viene voglia di riascoltarlo con una costanza quasi maniacale. Suoni pomposi, melodie paurose, qualità dei singoli inattaccabile e songwriting ormai più che maturo, signori miei, possiamo dirlo:
ca-po-la-vo-ro. Ma vediamolo in dettaglio!
Inizio alla
Another Brick In The Wall, che ci porta a una
Breaking The Silence dove il giovincello Erik Gronwall dimostra subito di avere le palle quadrate, sostenuto da una band solidissima e da una carica melodica splendida. Si prosegue con
Livin’ On The Run, bella e “vecchia”, ma resa decisamente attuale, fatta propria e plasmata col marchio H.E.A.T. In territori ‘80s anche la successiva
Falling Down, altra bomba da cantare e ballare, che introduce la intensa ballad
The One And Only. Il giro di boa è affidato a
Better Off Alone, in cui melodia, rock and roll e un muro di suono ci travolgono, stavolta guidati da un ritornello più ricercato ma sempre efficace.
In And Out Of Truble è invece un AOR molto moderno, mentre
Need Her è forse la canzone più anonima dell’intero lotto, cosa che vi permette di capire esattamente quanto alta sia la qualità dell’album.
Heartbreaker e
It’s All About Tonight, devo ammetterlo, sono i pezzi che hanno sparato il voto oltre il 9, perché rappresentano in maniera diversa tutto quello che una canzone deve essere: trascinante, solida, piacevole, potente. La chiusura è affidata a
Downtown, pezzo che stupisce perché diverso da tutto quanto abbiamo sentito finora: leggero, morbido, ma specchio di una realtà compositiva ormai all’apice assoluto in termini di ispirazione.
Ad oggi, gli H.E.A.T. rappresentano probabilmente il meglio in ambito hard rock melodico. Perché sono giovani, perché sono freschi e perché sanno scrivere dischi, passatemi il termine,
della madonna, proprio “come si faceva una volta”. Andate a comprarvelo, alzate il volume e spargete il verbo del rock and roll.