Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:48 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. LIFE IS NOW
  2. THE MASK
  3. HIGHER
  4. WONDERFUL LIFE
  5. DEAR ENEMY
  6. SAVE YOU FROM YOURSELF
  7. DON'T KEEP ME HANGING
  8. DREAM OF MANKIND
  9. STEVIE
  10. BECAUSE OF YOU
  11. SECRET HIDEAWAY
  12. TOO GOOD TO BE TRUE

Line up

  • Roger Tanner: drums
  • Thomas Muster: guitars
  • Thom Blunier: guitars
  • Dominik Pfister: bass, keyboards
  • John Prakesh: vocals

Voto medio utenti

Nono album da studio per gli svizzeri Shakra e secondo col "nuovo" cantante John Prakesh che tre anni fa ha sostituito Mark Fox (che a sua volta era subentrato all'originario Pete Wiedmer) e devo ammettere che fra questi è proprio il buon John il mio preferito, grazie ad un timbro molto particolare e grintoso, buono sia per profondità sia per grinta, in grado di accontentare sia il lato più commerciale e ruffiano degli Shakra sia quello più tosto e decisamente heavy metal.

Insomma, se una label come la AFM gli dà fiducia ininterrottamente sin dal 2005 ci sarà un perchè, ed in effetti "Powerplay", insieme al suo predecessore "Back on Track", dimostra di essere uno dei migliori episodi della discografia della band di Roger Tanner, insieme a quello che un po' universalmente viene riconosciuto come il capolavoro della band, ovvero quel "Power Ride" del 2001, ormai uscito una vita fa.

"Powerplay" è un disco confezionato con estrema maestria, che non stanca perchè dotato di mille sfaccettature e brani sempre più che gradevoli: c'è l'hard rock più classico e americaneggiante di "Higher", quello più moderno e catchy dell'opener "Life Is Now" (er pupone direbbe "Laif is nau"), il metal tout-court di "The Mask", il tutto impreziosito da un gusto melodico ed una classe non indifferente, d'altronde come diceva il nostro Ermo nella recensione del disco precedente se la Svizzera è la patria dei Gotthard e dei Krokus ci sarà un perchè.

Immancabili in una band del genere le Bonjoviane ballads, belle non c'è che dire, come "Wonderful Life" (la migliore) e la conclusiva "Too Good to Be True" che pare direttamente estrapolata da una scena commovente o toccante di un telefim tipo Dawson's Creek o The O.C. e scusate se sono rimasto un po' indietro ma non guardo più la TV da allora.

Buon album senza dubbio, che conferma in pieno il valore del precedente "Back on Track": se avete apprezzato quello o in generale siete estimatori degli Shakra non avrete problemi di sorta col nuovo "Powerplay".
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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