Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:53 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. HERE WITH ME
  2. LEAVING LONELY
  3. JUST LIKE A PILL
  4. I BELIEVE IN YOU
  5. BETWEEN YOU AND ME
  6. OUT OF BOUNDS
  7. YOU'LL BE GONE
  8. SOMEDAY SOON
  9. DO YOU LOVE
  10. I NEED YOU
  11. OVERNIGHT SENSATION
  12. BROKEN

Line up

  • Kelly Hansen: vocals
  • J.M. Scattolin: acoustic and electric guitars
  • Alex Derosso: guitars
  • Adam Forgione: piano, keyboards
  • Fabrizio V. Zee Grossi: bass
  • Biggs Brice: drums

Voto medio utenti

Grande line-up per un progetto insolito. Abbandonati gli Unruly Child e gli Hurricane il singer Kelly Hansen si allea con il super-produttore Fabrizio V. Zee Grossi, i due reclutano J.M. Scattolin (Cypress Hill), Alex Derosso (Dokken), Adam Forgione (Rainbow, Malmsteen) e Biggs Brice e incidono... un disco di cover di canzoni pop! Per di più 10 su 12 sono versioni di pezzi originariamente cantati da donne. Fatta eccezione per "Leaving Lonely" di Paul Alan e "Overnight Sensation" degli Xenon, il resto delle tracks sono eredità di Pink (Just Like A Pill), Leann Rimes (I Need You), Natalie Imbruglia (Do You Love), Jennifer Paige (Here With Me, Between You And Me), Amanda Marshall (I Believe In You, Out Of Bounds) e Angela Ammons (You'll Be Gone, Broken, Someday Soon). Hansen e soci ripropongono i 12 pezzi in chiave AOR e Rock melodico evitando (saggiamente) di stravolgere troppo le versioni originali; gli strumenti non sono mai eccessivamente tirati, cori e assoli sono dosati al punto giusto e la voce di Hansen si adatta perfettamente nel riproporre delle tonalità femminili. Buona la produzione di Grossi, già produttore di artisti del calibro di Nina Hagen, Steve Vai e Steve Lukather, che partecipa al lavoro anche in veste di bassista. In definitiva Hansen e Grossi hanno il merito di aver impreziosito ognuna delle canzoni in modo discreto e mai troppo chiassoso; ogni pezzo è arricchito da un tocco personale, un accordo di chitarra, un coro, un passaggio di tastiera o uno di basso. Unici due nei sono "Just Like A Pill" che risulta inferiore all'originale, decisamente più incisiva rispetto a questa versione un po' trattenuta, e gli acuti troppo tirati di Hansen in "Out Of Bounds". "Overnight Sensation" è il capolavoro indiscusso di quest'album: la versione originale degli Xenon era già di ottima qualità ma i due artefici del progetto "Perfect World" riescono rivisitare il tutto aggiungendo energia e una grande prova vocale di Hansen al meglio delle sue possibilità.
Per quanto possa essere un peccato che un team del genere non abbia scritto pezzi originali, questo album si lascia ascoltare piacevolmente, senza bisogno di impegnarcisi troppo: i pezzi sono orecchiabili e facilmente assimilabili.
Resta da augurarsi che i Perfect World, forti di professionalità ed esperienza da vendere, decidano di regalarci in un futuro prossimo un album senza covers!
Recensione a cura di Elena Mascaro

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