Ignorante.
Il primo aggettivo che mi è venuto in mente ascoltando l'omonimo debutto dei
Devil's Train è senza dubbio ignorante. Con accezione positiva, s'intende, ma pur sempre ignorante.
Perchè, direte voi? Perchè la proposta musicale dei nostri eroi è un becero e americanissimo heavy metal ottantiano, con una bella spruzzatona di hard rock, un pizzico di blues e tanta, tanta voglia di spaccare culi, come dicono i francesi. O come vien fatto ai francesi, non ricordo mai..
Ammetto candidamente di aver preso in carico la recensione di questo disco dopo aver letto i nomi dei componenti della band: R.D. Liapakis dei
Mystic Prophecy, Jorg Michael e Jari Kainulainen degli
Stratovarius che furono e il semi-debuttante Laki Ragazas alla chitarra. Ovvio pensare ad un progetto power metal, no? E invece mai prima impressione fu più sbagliata.
Qui di power metal non ce n'è, nulla, zero, nada. Qui c'è heavy metal, di quello tosto e suonato in maniera ineccepibile, come d'altronde l'illustre passato dei vari musicisti può far facilmente immaginare.
Il vero collante della band è senza dubbio il frontman
R.D. Liapakis, che con la sua voce roca e graffiante si adatta alla perfezione alla musica dei Devil's Train, trascinati da un
Laki Ragazas che farà sicuramente strada nel mondo del metal, dimostrando di essere davvero un ottimo chitarrista (ma d'altronde il buon Liapakis ha buon gusto nella scelta..
Gus G. vi dice niente?), sciorinando riffoni rocciosi e assoli al fulmicotone.
Dal punto di vista delle canzoni invece meritano una citazione la trascinante opening "
Fire and Water", la diabolica "
Room 66/64", l'ottima ballad
"Forever" e senza ombra di dubbio la cover di "
American Woman", celeberrima canzone dei The Guess Who, già ripresa da tonnellate di gruppi rock, ma qui resa in una versione davvero..ignorante!
Se in un gruppo metal cercate l'originalità, girate al largo. Se cercate la raffinatezza, questo non è il vostro saloon. In città c'è posto per un solo "badass" e i
Devil's Train hanno tutta l'intenzione di non fare sconti a nessuno. Just know it or be dead.
Quoth the Raven, Nevermore..