Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2012
Durata:65 min.
Etichetta:Bakerteam Records

Tracklist

  1. THE DARKEST HOUR
  2. C4
  3. DON’T KNOW WHAT YOU NEED
  4. EMERGE
  5. WE GOT THE TRAGEDY
  6. TO FORGET AND TO FORGIVE
  7. DANCEROUS
  8. TRISKELION
  9. FAIRY GATE
  10. THE DEFENDING DREAM’S BATTLE (ARUNA’S GATEWAY)
  11. DEEP WATERS
  12. DEFCON/13
  13. BOOGEYMAN

Line up

  • Fabio Privitera: vocals
  • Sandro Capone: guitars
  • Marco Pastorino: guitars
  • Giorgio Novarino: bass
  • Giulio Capone: drums, keyboards

Voto medio utenti

Come si poteva già intuire dal titolo, i Bejelit sono poi sopravvissuti all'appuntamento con il terzo album, "You Die And I…", un lavoro che aveva messo in mostra tutto il potenziale di questa formazione piemontese, che ora si ripropone con il suo successore.
Ed è meglio chiarirlo subito, "Emerge" non ha nulla da invidiare all'uscita che lo ha preceduto: mostra aspetti, soluzioni e feeling diversi, ma la qualità c'è tutta, figlia di un songwriting più vario e maturo e garantita da un'ottima resa sonora. Sull'altro piatto della bilancia, dobbiamo invece registrare un sound meno schizofrenico ed affilato, proprio due dei punti di forza che tanto mi hanno convinto ed affascinato su "You Die And I…", tuttavia l'operazione di togli e metti alla fine va in pareggio.
Un forte legame di discendenza tra i due album è ancora ben evidente sia sull'opener "The Darkest Hour" sia nella successiva "C4", con la loro potenza ed impronta thrasheggiante, mentre il suono si evolve ed emerge nella sua indole più melodica e ragionata con "Don’t Know What You Need" e la successiva titletrack, canzone che in occasione dello studio report non mi aveva colpito in modo particolare, più che altro a livello del refrain, ma che poi, in seguito ad ascolti più approfonditi, mi ha portato a cambiare radicalmente opinione.
Va da se che la tracklist non presenta veri punti deboli, la mano di Nino Laurenne ed i Sonic Pump Studios si fanno sicuramente apprezzare, quanto la cura e la dinamicità degli arrangiamenti o la prova al microfono di Fabio Privitera, e, soprattutto, ogni canzone ha una sua personalità e le proprie peculiarità, dall'autobiografica "We Got the Tragedy" e dalla suite "Deep Waters" (fantasy nelle liriche ed epica nelle musiche) sino alla conclusiva ed acustica "Boogeyman".
Tuttavia mi preme volgere particolare attenzione a "Dancerous", per il suo essere Power ed allo stesso tempo dal riuscito e festoso feeling Folk, con tanto di fisarmonica e di violino (suonato da Laura Brancorsini dei Furor Gallico), ed a "Triskelion", dove i Bejelit mostrano il loro coraggio nel prendere suoni ed arie tipiche della terra siciliana e trasportare il tutto in un contesto metallico senza apparire ridicoli.

Grazie ad un lavoro come "Emerge" ed alla possibilità di andare in tour con i Rhapsody Of Fire, il 2012 potrebbe essere un anno fondamentale per i Bejelit ... e non credo proprio che si lasceranno sfuggire questa chance.

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 apr 2012 alle 11:25

Disco splendido, a mio parere superiore al precedente. La maturazione si è sentita in maniera netta sotto ogni punto di vista, da quello sonoro al songwriting. Forse non c'è la "hit" ma il livello globale è veramente altissimo. Complimenti VERI ai Bejelit.

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